Quella di una madre che un mattino si sveglia e uccide i suoi figli è una delle figure più sconvolgenti del nostro immaginario e della nostra realtà. Intorno a questo spaventoso soggetto, che fonde la cronaca al mito classico di Medea, ha preso forma Madre e assassina, il nuovo atteso lavoro che Teatrino Clandestino, in coproduzione con Emilia Romagna Teatro e il Theatre Garonne di Toulouse, presenta in prima assoluta al Teatro delle Passioni di Modena, per tre settimane, da oggi a domenica 29 febbraio.

Madre e assassina‘ è anche e soprattutto una riflessione sulla contemporaneità. “L’idea di lavorare sul soggetto “madre che uccide i propri figli” – spiega Pietro Babina, il regista – non ci proviene tanto da Medea, ma dall’ossessione che la nostra società ha nel cercare di capire questi gesti, nell’affibbiargli un senso. Ci siamo documentati su interviste reali, atti giudiziari, testi di criminologia. Alla fine siamo arrivati al personaggio di Maddalena Sacer, quasi un prototipo di ‘mammina perfetta’ che vive in un mondo in cui tutto è funziona. Per rendere ancora di più l’idea di perfezione l’abbiamo ambientato nei ‘favolosi’ anni Cinquanta. Ma, più in generale, il nostro obiettivo è quello di far riflettere sulla funzione catartica del teatro, in un’epoca in cui qualsiasi pratica catartica è atrofizzata dalla tivù”.

Ad affiancare e arricchire la visione dello spettacolo, che per prudenza viene sconsigliato ai minori di sedici anni, è stata allestita nel foyer del Teatro delle Passioni una mostra iconografico-musicale, curata da Luca Scarlini, dedicata alla figura di Medea. Lo stesso Scarlini sarà il protagonista di una conferenza-spettacolo, sabato 21 febbraio, alle 17.30, dal titolo “La madre cattiva. Modelli di Medea tra mito e storia”. E ancora, venerdì 20 febbraio, a partire dalle 23, grande festa al Caffè Concerto di Piazza Grande, organizzata da Glitter e la rivista Caffèlatte: titolo emblematico Killer Mother Party, ingresso libero.
Informazioni al 059-2136021.