Avrebbero truffato milioni di euro
a societa’ telefoniche italiane attivando migliaia di linee
illegali, poi gestite da extracomunitari che chiamavano a
casa a ‘costo zero’.
E’ l’accusa contestata a 28 persone dalla
polizia che ha arrestato sette degli indagati. L’indagine,
condotta dalla polizia postale di Catania, ha interessato
varie citta’: Prato, Modena, Pistoia, Reggio Emilia, Roma,
Brescia, Firenze,Napoli, Torino e Agrigento. L’organizzazione
aveva la sua base operativa a Catania. Vittime della truffa,
15 compagnie telefoniche italiane, sia di livello nazionale
sia regionale.
La tecnica adoperata era quella del ‘mordi e
fuggi’. Servendosi di documenti di identita’ e di carte di
credito falsificati attivavano contratti telefonici per
aziende e singole utenze inesistenti con le quali aprivano
call center per extracomunitari praticando prezzi inferiori a
quelli di mercato. Per evitare di essere ‘incastrati’ gli
appartenenti alla banda si muovevano in tutta Italia,
cambiando sempre citta’ e servendosi di complici locali.