urbanisticaSono 900 le osservazioni di cittadini e associazioni al Piano strutturale comunale (Psc) e al Regolamento urbanistico edilizio (Rue) pervenute al Comune di Reggio Emilia, al 31 ottobre 2009, giorno in cui si è concluso il lungo periodo disponibile per la presentazione dei documenti. Una fase, quella delle Osservazioni, aperta all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei due atti di pianificazione, strategici per il ‘disegno’ della città dei prossimi 15 anni, adottati dal Consiglio comunale lo scorso aprile.

La legge prevede un periodo di due mesi per la presentazione delle osservazioni; l’Amministrazione comunale lo ha ampliato, di cinque mesi più un ulteriore mese (quello di ottobre), al fine di consentire a chi lo ha desiderato di approfondire ulteriormente la materia urbanistica e di formulare al meglio le osservazioni. Una scelta in linea con l’approccio fortemente partecipativo seguito nei quattro anni di lavoro in cui il Psc è stato costruito.

Un termine di paragone può essere il Prg ’99 che raccolse 1.505 osservazioni.

“Considerate le scelte di contenimento del piano– dice l’assessore alle Risorse del territorio-Urbanistica, Ugo Ferrari – mi aspettavo francamente un numero maggiore di osservazioni. Forse il numero più contenuto è dovuto alla diffusa consapevolezza dei criteri che hanno ispirato la costruzione di Psc e Rue e al percorso di partecipazione che ha consentito a cittadini, associazioni, Collegi e Ordini professionali e Circoscrizioni, di comprendere con quali criteri ed entro quali limiti fosse possibile muoversi. In tal modo è stato possibile evitare o limitare la presentazione di osservazioni non pertinenti o inutili”.

Da ora si apre il percorso che conduce all’approvazione definitiva di Psc e Rue da parte del Consiglio comunale, prevista per la prossima primavera.

In questi mesi, saranno analizzate le osservazioni e verranno formulate le risposte dell’Amministrazione comunale, per accogliere o respingere le osservazioni. Saranno coinvolte ovviamente la Giunta comunale, la Commissione consiliare competente, le Circoscrizioni e gli enti preposti: Arpa, Ausl e Provincia, che ha 120 giorni di tempo per esprimersi una volta presentata la proposta di controdeduzioni.

Il Comune continuerà ad incontrare chiunque voglia confrontarsi in modo costruttivo, vedremo sicuramente circoscrizioni, collegi, ordini, associazioni e cittadini.

“Lo stile e il metodo di partecipazione e confronto con la città, che ci ha caratterizzato fino ad oggi – conclude Ferrari – non si esaurisce, ma anzi continua fino alla formulazione di un pacchetto di controdeduzioni che possa corrispondere a bisogni diffusi, ma soprattutto agli interessi generali della città”.