”Credo che il 27 gennaio l’inaugurazione dell’anno accademico in Accademia debba essere un giorno nel quale l’Universita’ e la citta’ di Modena si uniscono per non dimenticare la Shoah, assieme al sacrificio degli studenti e docenti che durante la guerra di liberazione lottarono e si sacrificarono anche nella nostra citta’ per la liberta’ e la democrazia del paese”.
E’ un passo della lettera che il rettore dell’ universita’ di Modena e Reggio, Gian Carlo Pellacani, ha inviato a tutto il personale dell’ Ateneo, dopo le polemiche dei giorni scorsi sull’ inaugurazione dell’ Anno Accademico, che avverra’ domani nella sede dell’ Accademia militare alla presenza del ministro della Difesa, Antonio Martino.
Sabato il consigliere regionale ed ex segretario dei Ds modenesi, Massimo Mezzetti, aveva annunciato che avrebbe disertato la cerimonia di domani, perche’ cade proprio nel Giorno della Memoria. ”Non ci saro’ – aveva spiegato Mezzetti – perche’ ho trovato non solo indelicato ma anche irrispettoso di una legge dello Stato il fatto che in tale circostanza un’ Istituzione della Repubblica abbia deciso non gia’ di ricordare i tanti docenti, anche di Modena, espulsi dalle leggi razziali, ma di celebrare se stesso nelle sale stuccate di una caserma. Di grande prestigio certo, ma che pur sempre fu sede del comando tedesco”. Gli aveva risposto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi: ”Mezzetti e’ riuscito a offendere contemporaneamente Universita’ e Accademia di Modena, e il ministro Martino, che ha accolto l’ invito a inaugurare l’ anno accademico nei locali di questa prestigiosa istituzione”.
Il rettore Pellacani, al termine della lettera, ha sottolineato di augurarsi ”la piu’ ampia partecipazione di tutti i docenti e del personale tecnico amministrativo all’ inaugurazione dell’ 828/o anno accademico”.