CNA_logo“Far rinascere i centri storici delle nostre città attraverso nuovo impulso imprenditoriale; un patto tra pubblico e privato per il sostegno e l’insediamento di nuove botteghe artigiane; gallerie d’arte; negozi specializzati nella cura della persona; luoghi di svago. Questo è il sogno di ognuno di noi: poter passeggiare in un centro che brulica di vita, luogo di svago per i turisti come per i cittadini, luogo mai buio, dove respirare la cultura viva delle nostre città”. Chi parla è Andrea Santolini, presidente regionale di CNA Artistico e Tradizionale che in Emilia Romagna associa 6.000 imprese tra botteghe storiche e pubblici esercizi. Un patrimonio, quello delle botteghe tradizionali, cuore pulsante dei centri storici cittadini, che rischia di scomparire o, quanto meno, di depauperarsi. “Perchè ciò non accada – prosegue Santolini – è necessario semplificare le regole per le piccole imprese e rendere i centri storici più attrattivi anche per chi vi si vorrebbe insediare per la prima volta. Come si può pensare di affrontare il tema del degrado delle città slegandolo dalla capacità imprenditoriale dei cittadini e dall’urgenza di tutela e valorizzazione degli esercizi che ancora ci sono ma potrebbero scomparire?”.

Per ribadire il proprio impegno per la salvaguardia, la riqualificazione e lo sviluppo della tradizione e della cultura di imprese e territori, la CNA dell’Emilia Romagna ha organizzato un convegno: “Le botteghe storiche, i centri cittadini, i pubblici esercizi” che si terrà domani ad Imola La CNA chiede che sia fatta una mappatura delle botteghe storiche in Emilia Romagna e che siano tutelati gli antichi mestieri artigiani rimasti; questo in una logica di sviluppo dell’intero territorio cittadino, in modo che il centro storico non sia visto sempre e soltanto come un costo, ma sempre più letto come fonte di risorse ed opportunità.