Strade a rischio per i bambini costretti dai pericoli da traffico, marciapiedi intransitabili, caotico carico e scarico merci a salire in auto con i genitori per andare a scuola. Solo 1 bambino su 4, infatti, percorre il tragitto a piedi per ragioni di sicurezza anche se nella maggior parte dei casi i percorsi casa-scuola sono brevi: il 60,6% degli studenti ha il proprio istituto scolastico a meno di 15 minuti di cammino da casa.
Inoltre, in base a un’elaborazione dei dati Istat 2002, il 69,5 usa mezzi di trasporto, di questi ben il 40,5% raggiunge la scuola con mezzi privati, mentre se nel 1998 il 29,1% degli studenti raggiungeva l’istituto scolastico a piedi, nel 2001 si registra una percentuale del 27,8.
Questi i dati contenuti in un’indagine di Legambiente resa nota alla vigilia del via ufficiale alla campagna Mal’Aria edizione 2004, la manifestazione che da dieci anni dice no a smog e traffico. E il primo appuntamento è proprio dietro i banchi di scuola: si parte oggi con l’iniziativa ”A scuola con il mio sindaco” che coinvolge 40 città italiane.
Riflettori accesi su una fascia debole della popolazione, quindi, visto che ogni bambino in Italia ha a disposizione solo 1,3 mq di superficie stradale pedonalizzata e poco meglio con le zone a traffico limitato (19,4 mq per bambino).
”Individuare le più opportune strategie di intervento con gli amministratori locali – spiega Roberto Della Seta, presidente di Legambiente – coscienti che esse devono riguardare sia l’organizzazione del servizio dei trasporti, sia il maggior controllo delle forze di Polizia Municipale sia i comportamenti dei cittadini, con particolare attenzione agli studenti e ai loro genitori. Questo confronto proseguirà nell’arco dei quattro mesi (tanto dura la campagna che si articola in quattro tappe) con l’obiettivo di individuare le soluzioni per la problematica”.
Sono 40 le città che da Nord a Sud hanno aderito a questo primo appuntamento. L’iniziativa nazionale si terrà a Roma, nel Municipio VIII, saranno coinvolte 33 classi, e parteciperanno oltre 150 ragazzi. ”Molteplici saranno i momenti di protesta e mobilitazione – continua Della Seta – fortemente simbolici e per questo rappresentativi di un’emergenza inquinamento e traffico sempre più generalizzata, normalizzata e sottovalutata dalla politica.
”Le politiche per il ridurre il traffico privato in città hanno subito deciso passo indietro – conclude Della Seta – Iniziando a interessarci dei problemi dei nostri bambini si agirà forse più concretamente su questioni che in realtà riguardano tutti, nessuno escluso”.