agricoltura_2Continua la mobilitazione degli agricoltori emiliano romagnoli: domani 16 ottobre, Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna organizzano un presidio unitario a Bologna in Piazza Re Enzo. Nel gazebo predisposto dai coltivatori verranno distribuiti gratuitamente ai cittadini, dalle ore 10,00 alle ore 13,00, latte e frutta per sensibilizzare la pubblica opinione, i mezzi d’informazione e le istituzioni sulla situazione di affanno del settore primario.

“I prezzi all’origine sono in caduta verticale (-16% tra agosto 2009 e 2008), i ricavi non coprono più i costi e tutti i comparti produttivi sono coinvolti con una riduzione media dei prezzi tra il 10 e il 30%”. Cia,Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna lanciano un grido d’allarme e intendono ancora una volta sensibilizzare l’opinione pubblica sullagrave crisi che sta attraversando il settore agricolo. Per questo motivo domani, 16 ottobre le tre organizzazioni agricole promuovono un pacifico presidio a Bologna in Piazza Re Enzo a partire dalle ore 10,00.

“I prezzi all’origine non coprono i costi – spiegano gli agricoltori – e a queste condizioni tanto vale regalare i nostri prodotti”. Nel gazebo unitario allestito nella centrale piazza bolognese, quindi, i coltivatori distribuiranno gratuitamente ai cittadini latte e frutta dalle ore 10,00 alle 13 per sensibilizzare la pubblica opinione, i mezzi di informazione e le istituzioni sulla situazione di affanno del settore primario. In sintesi le Organizzazioni agricole chiedono l’istituzione di un Tavolo di Crisi per il settore fra Governo, Regioni e Organizzazioni agricole per individuare interventi straordinari da mettere in atto. Inoltre sollecitano il rifinanziamento del fondo di solidarietà per le annate 2008 (saldo), 2009, 2010 e chiedono una adeguata dotazione del settore agricolo nella Finanziaria 2010 per garantire il mantenimento di interventi indispensabili alla competitività delle imprese agricole almeno come individuati nel Dpfe (Documento di programmazione economico finanziaria) .

“Per molti prodotti i prezzi sono al di sotto del costo di produzione mentre al consumo sono stabili o in aumento – aggiungono Cia,Confagricoltura e Copagri – Un esempio per tutti è il calo vertiginoso del prezzo dei cereali (-32%), ma anche della frutta (-30% con punte del 50% delle pesche), dei vini (-21%), degli ortaggi (-16%) e del latte (-15%)”.