pdlLa canea scatenata ieri contro di me in consiglio regionale, la reazione isterica del Presidente Errani, le falsità e le manipolazioni del Pd dimostrano ancora una volta che la sinistra non riesce più neppure a ragionare.

La manifestazione di martedì era chiaramente preordinata a tavolino: un tentativo disperato di mobilitare la piazza demonizzando l’avversario politico, per coprire il disastro di un Pd finito politicamente in pezzi. Soprattutto un tentativo di coprire i fallimenti di un governo regionale alla frutta, che da un lato incrementa la speculazione e dall’altro continua a sprecare i soldi dei cittadini, peggiorando il livello dei servizi.

Visto che a seguito delle manipolazioni del Pd quasi nessun giornale ha riportato la mia posizione, voglio ribadire brevemente quello che ho fatto e che ho detto in aula: ho avuto solo parole deferenti e sentimenti di rispetto per i Fratelli Cervi, ho sollevato una questione di opportunità rispetto alla commemorazione dell’eccidio avvenuta per la prima volta all’interno del poligono di tiro di Reggio Emilia, ho chiesto che la Resistenza non sia più occasione di strumentalizzazione politica, e soprattutto ho detto che dopo 65 anni non si può continuare a tacere sulla guerra civile e sui crimini del dopoguerra.

E’ una vergogna che dopo 65 anni i figli e i nipoti dei martiri uccisi dai partigiani comunisti, siano ancora alla ricerca delle ossa dei loro cari, è una vergogna che le istituzioni locali e regionali continuino a ignorare morti in gran parte civili, spesso senza alcun legame con il regime fascista, e in molti casi persone scomode perchè democratici decisi a contrastare i comunisti. Ed è una vergogna che gli istituti storici continuino a manipolare e a insabbiare.

In Emilia-Romagna la storia della guerra civile viene ostinatamente studiata, custodita, propagandata a senso unico anche a distanza di tanti anni. Siamo in una regione nella quale chi non si allinea al pensiero unico della sinistra viene minacciato e crocifisso.

Tutto questo è frutto della cattiva coscienza di una sinistra che sa di avere le sue radici storiche radicate anche nel sangue di tante vittime innocenti del post Liberazione e del dopoguerra, che sono centinaia a Reggio, migliaia in Emilia-Romagna e decine di migliaia in tutto il Paese. Una sinistra che non può ammettere nè il rispetto degli altri, nè una giusta revisione storica perchè sa che tutto questo minerebbe le sue stesse fondamenta politiche.

Questo è ciò che ho detto e ciò che penso. La falsificazione dei fatti e delle posizioni operata dal Pd è evidente. Aspetto che Errani risponda nel merito, senza insulti, sulla questione di fondo: cosa intende fare la Regione per ricordare anche le migliaia di vittime ammazzate dai partigiani comunisti.

I consiglieri del Pd si mettano l’animo in pace: continuerò a battermi per la verità e per mettere a nudo le responsabilità storiche e politiche di qualunque parte politica.

Intanto in queste ore ho ricevuto, per le ennesima volta, intimidazioni in pubblico e in privato: di queste considero responsabili la sinistra, i suoi braccianti e anche un Direttore che ha usato parole d’odio degne del peggior comunismo mediatico.

E anche sul martirio del fratelli Cervi è ampiamente noto e scritto che il gruppo Cervi fu catturato anche perchè gli stalinisti intimarono ai contadini della zona di non dare rifugio dai fratelli ormai braccati dalla milizia. Ed è noto che i tentativi di liberarli dal carcere fallirono anche a causa degli omicidi provocati dai Gap (gruppi azione patriottica).

(FABIO FILIPPI, consigliere regionale del Popolo della Libertà)