Il rito del presepe sembra essere ancora una delle poche certezze nell’ambito dei riti natalizi degli italiani. Senza alcuna distinzione geografica. E insieme ad esso non sembrano conoscere crisi gli addobbi e tutti i prodotti artigianali legati all’arte sacra. E’ quanto rende noto la Confartigianato, secondo la quale la liturgia natalizia ha dato vita quest’anno ad un giro d’affari di 95 milioni di euro,
prodotto da più di 10 mila imprese artigiane e da circa 16 mila addetti.


Nel corso dell’anno che sta per chiudersi anche le componenti del presepe, ricorda l’organizzazione artigiana, hanno subito piccoli ritocchi all’insù, stimati all’incirca intorno al 2-3% rispetto al 2002. Il prezzo medio per una statuina alta 5-6 centimetri, ricorda la Confartigianato, dovrebbe essere compreso tra i 5 e i 10 euro; per quelle più grandi (30 cm) e snodabili dovrebbe invece aggirarsi intorno ai 40 euro. Cento euro,
infine, il prezzo di partenza medio stimato per l’acquisto di una intera struttura.

Allo stato attuale nel comparto dell’arte presepiale operano 2.400 imprese artigiane con 6 mila addetti. La tradizione, informa da ultimo la Confartigianato, impone la terracotta o il
legno come materiali utilizzati per realizzare le statuine e materie prime altrettanto naturali (come ad esempio il legno o il muschio) per costruire la struttura del presepe.