Un bollino sul libretto di ogni caldaia del riscaldamento proverà che l’impianto è stato controllato a norma di legge. E’ una delle novità contenute nelle linee guida per i controlli degli impianti termici approvate di recente, all’unanimità, dal Consiglio provinciale.
Il documento riprende le regole introdotte dalla nuova legge regionale: snellimento delle procedure, una nuova campagna di informazione e l’avvio delle verifiche sull’effettuazione del controllo.
Il controllo e la manutenzione sia degli impianti autonomi (sotto i 35 chilowatt) che centralizzati deve essere effettuata ogni anno da un tecnico specializzato, mentre la misura del rendimento di combustione e l’analisi sulla qualità dei fumi, che permettono di individuare la reale efficienza degli impianti, sono obbligatori ogni due anni per le caldaie domestiche e ogni anno per le centralizzate fino a 350 chilowatt. Saranno i tecnici stessi ad inviare agli enti locali il rapporto sui controlli eseguiti.
“Una caldaia efficiente – afferma l’assessore provinciale all’Ambiente Ferruccio Giovanelli – contribuisce a ridurre lo smog e fa risparmiare. Poi c’è il problema della sicurezza. Ogni anno registriamo diversi incidenti anche gravi a causa del malfunzionamento delle caldaie”.
La Provincia ha la competenza delle verifiche sui controlli degli impianti in tutti i comuni superiori a 40 mia abitanti, oltre a Carpi e Sassuolo che hanno delegato questa funzione alla Provincia.
La legge prevede che l’attività di controllo degli enti locali sia a carico dei cittadini, per questo l’introduzione dal 2004 del bollino “Calore pulito” avrà un costo che sarà deciso dalla Provincia nelle prossime settimane. Ad ogni verifica il tecnico fisserà il bollino numerato sul libretto e uno sul rapporto di controllo. Per informazioni è possibile rivolgersi alla Provincia di Modena, ufficio Energia, tel. 059 209467.
Al fine di garantire ai cittadini una maggiore trasparenza nei rapporti con i tecnici, la Provincia, in accordo con le associazioni dei consumatori e dei manutentori sta predisponendo un contratto-tipo per le caldaie domestiche dove saranno indicati diritti e doveri dell’utente e del manutentore.
Secondo le stime dei tecnici della Provincia gli impianti di riscaldamento nel modenese sono complessivamente 220 mila.