Almeno uno dei riti consolidati della famiglia resiste anche alle nuove normative sulla riservatezza e nonostante l’incubo della pedofilia: le riprese
video e le fotografie raccolte dai genitori, durante recite e saggi scolastici, non violano la privacy.


In vista delle prossime festività natalizie e dello
svolgersi nelle scuole di recite e saggi, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ritiene doveroso ricordare a presidi ed operatori scolastici che l’uso di videocamere o macchine fotografiche per documentare eventi scolastici e conservare ricordi dei propri figli non ha ovviamente niente a che fare con le norme sulla privacy.
Si tratta, infatti, di immagini non destinate a diffusione, ma raccolte per fini personali e destinate ad un ambito familiare o amicale: il loro uso è quindi del tutto legittimo.

L’intervento del Garante si è reso necessario perchè già diverse sono le segnalazioni giunte in questi giorni agli uffici dell’Autorità per un chiarimento su questo aspetto, considerato che in alcune scuole viene vietato a genitori e familiari di fare riprese e foto dei propri bambini.
E per questo l’Autorità ha chiesto a tutti i media di dare ampia diffusione al chiarimento, affinchè si evitino eccessi ed ingiustificati richiami al rispetto delle norme sulla privacy.