Partono domani, mercoledì 23 settembre, a Fanano, Montecreto e Sestola le Giornate di educazione ambientale dedicate alla tema dell’acqua e della gestione dei rifiuti. Fino a sabato 26 settembre sono previste incontri con le scuole primarie e secondarie di primo grado e visite guidate agli impianti di depurazione e in particolare alle due nuove stazioni ecologiche interrate a Sestola e agli impianti di Fanano.
L’iniziativa, promossa dalla Provincia di Modena, i tre Comuni interessati e da Hera, oltre a sensibilizzare gli studenti sull’importanza della raccolta differenziata, vuole promuovere i progetti realizzati da Hera nell’area del Cimone, dal Progetto montagna alla riorganizzazione della raccolta differenziata nel comune di Fanano (vedi comunicato n. 993).
«L’obiettivo – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente – è quello di incrementare la raccolta differenziata in montagna che sconta tuttora un ritardo rispetto ad altre aree della pianura e collina modenesi, a fronte di un dato provinciale 2008 di 48 per cento di rifiuti raccolti in modo differenziato ricorda Vaccari – in montagna si arriva a circa il 34 per cento. Tuttavia di recente abbiamo registrato notevoli passi avanti, anche per effetto di un piano di investimenti specifico sulla montagna».
Il programma degli incontri si svolge nelle scuole di Sestola e Fanano con i ragazzi di Montecreto che per l’occasione si trasferiscono a Sestola. Mercoledì 23 settembre sono previste lezioni in aula per le classi elementari sulla raccolta differenziata e una visita guidata alle stazioni ecologiche. Giovedì 24 si parla ancora di rifiuti ma questa volta nelle classi medie. Venerdì 25 le lezioni alle elementari saranno dedicate all’acqua per poi visitare i depuratori di Sestola e Fanano e percorrere il sentiero didattico “Le sorgenti del Cimone” inaugurato di recente. Analogo programma sabato 26 per le scuole medie.
L’iniziativa fa parte del Progetto Montagna, avviato nel 2008 da Hera e gli enti locali per incentivare la raccolta differenziata in sette comuni dell’Appennino.