Nel pieno di una delle più pesanti crisi mondiali, i lavoratori somministrati dalle agenzie di lavoro temporaneo (ex interinali) sono sicuramente una delle fasce sociali che sta pagando il prezzo più alto, non solo in termini di perdita del posto di lavoro (sono stati i primi ad essere lasciati a casa già a fine dello scorso anno, tanto che oggi si contano sul palmo delle mani anche all’interno di grandi aziende) ma anche in termini di ricattabilità.
Nonostante ciò, chi riesce a reperire un contratto a tempo determinato con un’agenzia è sicuramente fortunato. In una crisi occupazionale di questaportata l’asticella della legalità è molto abbassata e soluzioni comecontratti a progetto o altri lavori ancora più precari come le collaborazioni occasionali o le associazioni in partecipazione, stanno proliferando.
Sono diversi i casi che sta seguendo NIdiL/Cgil di Modena, ma il più eclatante, riguarda numerosi lavoratori assunti da un’agenzia di lavoro temporaneo con contratti a tempo pieno, ma costretti a lavorare part time senza percepire ovviamente lo stipendio intero. Come se non bastasse, questi lavoratori devono essere a disposizione completa dell’agenzia e il loro orario di lavoro viene comunicato di giorno in giorno (talvolta anche durante le ore notturne) tramite sms, obbligando i lavoratori a tenere il cellulare sempre acceso. Comprimendo i costi del lavoro e i diritti dei lavoratori, è più facile avere lavoro da parte delle aziende utilizzatrici. Potremmo definirla una vera e propria situazione da “codice rosso”, così viene “fleggato” infatti chi si lamenta o reclama differenze retributive, o peggio ancora, chi si rivolge al sindacato per far valere i propri diritti, viene estromesso da queste agenzie. In definitiva, l’agenzia dice chiaramente loro che d’ora in poi non lavoreranno più! Se aggiungiamo poi, che l’agenzia in questione, somministra ad una cooperativa che a sua volta ha un contratto di appalto con una terza società, è chiaro il contesto in cui il mercato del lavoro è scaduto, sopratutto in virtù del vuoto normativo che il nuovo governo in pochi mesi, vi ha costruito intorno.
NIdiL/Cgil denuncia un mercato del lavoro privo di regole, dove flessibilità spesso fa rima con precarietà, dove proliferano cooperative spurie che somministrano personale senza autorizzazione, dove non vi è certezza di sanzioni per chi abusa anche delle poche regole esistenti. Un mercato del lavoro che non offre un vero paracadute neanche ai collaboratori che rimangono senza lavoro (è ridicola l’entità dell’una tantum di sostegno al reddito, oltre che quasi impossibile da riscuotere), mentre per i lavoratori somministrati, gli ammortizzatori in deroga sono una chimera. Il Sindacato NIdiL/Cgil è comunque impegnato a dare la massima tutela ai lavoratori coinvolti, denunciando, in tutte le sedi opportune, abusi come quello sommariamente sopra descritto.
(Claudio Argilli, segretario sindacato lavori atipici NIdiL/Cgil Modena)