Il Sindacato scuola Flc/Cgil di Modena organizza un incontro aperto a tutti i docenti modenesi (iscritti e non) delle scuole superiori per illustrare le trasformazioni che dal prossimo anno, per effetto della riforma Gelmini, riguarderanno licei, istituti tecnici e professionali. L’incontro, che si configura come assemblea sindacale in orario di lavoro, è previsto giovedì 24 settembre in fine mattinata, dalle ore 11.30 alle 13.30, presso la sede Cgil in piazza Cittadella 36. Ad illustrare la riforma delle scuole secondarie di secondo grado, sarà Maria Brigida della segreteria nazionale Cgil. Un incontro molto sentito da docenti e sindacato anche in vista dei non pochi mutamenti e anche veri e propri stravolgimenti che interesseranno la scuola dal prossimo anno. “Trasformazioni che per tanti aspetti non ci trovano d’accordo – spiega Stefano Colombini della Flc/Cgil di Modena – a cominciare dalla riduzione di orario nel biennio dei licei da 30 a 27 ore. Poche ore di lezione che tra l’altro sacrificano la seconda lingua comunitaria e non sono accompagnate da innovazioni reali nei progetti didattici e nei programmi”.
Particolarmente negativo è visto inoltre l’avvio della riforma dal 2010 non solo per le classi prime, ma anche per le seconde, con il rischio di spezzare un percorso iniziato, o di creare vuoti d’insegnamento e/o doppioni nella preparazione, visto che cambiano discipline e programmi. Una logica che pare ispirata solo al risparmio, mortificando le tante esperienze positive. Per Flc/Cgil è criticabile anche la mancanza di un’area comune unitaria nel biennio, determinando un evidente impossibilità a cambiare indirizzi, oltre a non garantire un’omogenea cultura di base. Di fatto si separano radicalmente i licei tra loro e dagli istituti tecnici e professionali, che invece hanno un biennio unitario.