crevalcoreIl gup Andrea Scarpa ha assolto i 10 imputati per il disastro ferroviario di Crevalcore che il 7 gennaio 2005 provocò 17 morti  e decine di feriti. Gli unici colpevoli, per il giudice, sono il macchinista V.D.B., 46 anni, e, in seconda battuta, il capotreno P.C., 49 anni, entrambi morti nello schianto.Ieri sono state depositate le motivazioni delle sentenza, emessa il 12 maggio scorso. “Le sole cause dell’incidente sono da individuarsi nel mancato rispetto dei segnali e delle regole di condotta tali da garantirne la visibilità. Errori commessi peraltro da soggetti il cui stato di servizio era ineccepibile”.

Gli imputati erano i 3 dirigenti nazionali delle Ferrovie dello Stato e sette dirigenti locali. Il punto chiave per l’assoluzione del gup è che “i criteri di priorità per l’installazione del dispositivo tecnologico Scmt sono stati del tutto razionali”.

Il sistema Scmt è quello che fa frenare automaticamente i treni. Sulla Bologna-Verona non c’era, è stato installato dopo. La dirigenza di Ferrovie dello Stato aveva predisposto un piano di installazione su tutta la rete nazionale, facendo una graduatoria delle linee più importanti e trafficate. Per questo sulla Verona-Bologna ancora non c’era.

I periti del pm Enrico Cieri hanno stabilito che quel piano fu approntato in modo razionale e il gup si è attenuto a quella valutazione. “La linea Bologna-Verona – scrive il gup nelle 62 pagine della sentenza – presentava condizioni di traffico lontane dalla capacità e non aveva generato incidenti nei moltissimi anni di esercizio sostanzialmente identico a quello in cui era avvenuto il sinistro”.