Può succedere di vedersi recapitare un sollecito di pagamento, per “bolli auto” non pagati, e scoprire che si risulta essere ancora proprietari, al Pubblico Registro Automobilistico, di vetture a suo tempo, già vendute. Lo hanno scoperto, di recente, gli interessati, che si sono rivolti all’ A.C. Modena per chiarimenti. Hanno una certezza: devono pagare e cercare di rivalersi sull’acquirente. Per evitare queste situazioni “spiacevoli” (è andata bene perché non sono stati coinvolti in infrazioni con la detrazione dei punti patente) l’Automobile Club Modena ricorda quale è la prassi per effettuare correttamente un passaggio di proprietà per un’autovettura.
Venditore ed acquirente si devono presentare assieme all’ufficio prescelto per redarre l’atto di vendita, con un documento d’identità, il libretto della vettura ed il certificato di proprietà (tutti in originale).
Al venditore sarà consegnata una fotocopia dell’atto debitamente autenticata.
La stesura dell’atto di vendita, non è sufficiente per completare, burocraticamente, il passaggio di proprietà di un mezzo.
A seguire, la “palla” passa nelle mani dell’acquirente cui spetta l’incombenza di procedere alla successiva trascrizione, dell’avvenuto passaggio di proprietà, al Pubblico Registro Automobilistico.
E’ la sola prassi che solleva il precedente proprietario dall’essere, di volta in volta, chiamato in causa.
E’ un iter abbastanza costoso, in quanto è gravato anche da un imposta provinciale, l’ IPT.
Se l’acquirente, per risparmiare, o per altri motivi (non ultimo quello di “occultare” al fisco il possesso di un mezzo) non effettua la registrazione al Pra, l’ultimo intestatario risulta, sempre, essere il venditore e sullo stesso gravano tutte quelle che sono le incombenze del proprietario.
E’ un inghippo, non da poco, in cui si può facilmente incappare, quando si cerca di fare questi iter burocratici, importanti, in versione “fai da te” senza utilizzare il supporto degli addetti ai lavori, professionali.