Anche quest’anno Legambiente organizza “Operazione Po”, la campagna di tutela e valorizzazione del grande fiume. Come già sperimentato lo scorso anno, la campagna 2009 sarà l’occasione per coinvolgere le popolazioni rivierasche e le istituzioni locali e regionali sulla base delle proposte elaborate dalla nostra associazione con il Dossier Po, preparato per intervenire nella discussione sul Piano di Bacino, e i 10 punti per il Po per la tutela, il risanamento e la valorizzazione delle realtà naturalistiche, culturali, gastronomiche e turistiche del corso d’acqua e dei territori rivieraschi.
L’iniziativa, della durata di due settimane, prevede la partenza il 28 Agosto da Porto Levante (Ro) con una “house boat” (imbarcazione lenta e capiente, adatta al turismo fluviale), la risalita fino a Polesine Parmense epoi la discesa fino al Delta. Per tutto il percorso, sia di risalita che di discesa, l’imbarcazione farà tappa in numerosi approdi, coinvolgendo le comunità locali nella realizzazione di conferenze stampa, incontri e iniziative pubbliche, momenti festosi, di approfondimento delle particolarità dei luoghi e di valorizzazione delle specificità del territorio, visite guidate a luoghi di particolare interesse storico-culturale e/o paesaggistico.
Ogni tappa sarà perciò l’occasione per puntare l’attenzione sui temi principali delle nostra associazione: valorizzazione dei beni culturali delle specificitàgastronomiche, culturali e ambientali, promozione delle fonti energetiche rinnovabili, qualità delle acque, sicurezza idraulica, rinaturalizzazione del fiume (con il recupero di lanche,golene e mortizze) promozione di un turismo “leggero” e sostenibile (navigazione fluviale con piccole imbarcazioni, percorsi ciclabili lungo gli argini). Durante le varie conferenze stampa che verranno organizzate lungo il percorso verranno illustrate le iniziative e le proposte di Legambiente per il grande fiume e verranno resi noti i dati delle analisi sulla qualità delle acque del fiume e degli affluenti effettuate da Legambiente in collaborazione con Arpa Emilia-Romagna.
Il percorso prevede 15 tappe, con partenza il 28 Agosto da Porto Levante e arrivo il 10 settembre a Porto Barricata:
1. Porto Levante (RO) – 2. Adria (RO) – 3. Bagnolo S. Vito – S. Benedetto Po (MN) – 4. Guastalla (RE) – 5. Casalmaggiore (CR) – 6. Polesine Parmense (PR) – 7. Torricella di Sissa (PR) – 8. Boretto (RE) – 9. Suzzara (MN) – 10. Pieve di Coriano – Revere (MN) – 11. Felonica (MN) – 12. Ferrara (FE) – 13. Polesella (RO) – 14. Berra – Serravalle (FE) – 15. Porto Barricata (RO).
Le proposte di Legambiente per il futuro del Po
La tutela del territorio
Occorre applicare nelle aree di pertinenza fluviale misure rigorose per l’uso corretto del suolo in modo da prevenire l’edificazione in aree a rischio e preservare le aree utilizzabili per la laminazione delle acque.
Vigilanza
Deve essere coordinata ed intensificata, contro ogni forma di abusivismo (furti di sabbia e ghiaia, scarichi civili, industriali e zootecnici) che comporti un deterioramento dell’ambiente fluviale.
Agricoltura
Occorre attuare subito interventi di miglioramento dell’uso agricolo dei suoli che tengano conto delle esigenze del fiume. Come la forestazione degli ambiti fluviali, la promozione di buone pratiche per il risparmio idrico in agricoltura o il riutilizzo irriguo delle acque di scarico depurate.
Natura
Parchi, Riserve naturali, Siti di Interesse Comunitario. La conservazione e il ripristino di ambienti naturali sono le azioni più adeguate per le aree di pertinenza fluviale soggette a rischio alluvionale. Un’azione complessiva a livello di bacino permetterebbe di costruire la “rete” dei parchi del Bacino del Po.
Navigazione
Il Po e alcuni suoi affluenti si prestano alla navigazione turistica, mentre per il trasporto delle merci è più pronto, economico, ecologico, semplice e veloce usare il treno. Per questo diciamo no ad interventi per la navigabilità commerciale e alla cementificazione del Grande Fiume.
Difesa dalle acque
Occorre coordinare la gestione del bacino idrografico, per evitare la realizzazione di opere idrauliche che compromettano la sicurezza a valle, escluda prelievi di inerti dall’alveo, assicuri la cura dei manufatti, tuteli le aree di esondazione, assicuri la gestione delle porzioni montane del bacino, rimuova le artificializzazioni inutili o dannose.
Inquinamento
La qualità delle acque del Po continua ad essere critica, soprattutto nella parte bassa del suo corso. Occorre un maggiore sforzo per migliorare i sistemi di depurazione degli scarichi industriali e civili, ed un particolare impegno per affrontare il problema dei reflui zootecnici.
Deflussi idrici
Va assicurata la necessaria divagazione dell’alveo, anche per invasare e conservare la risorsa idrica in modo naturale, assicurare la depurazione delle acque ed evitare prelievi idrici che sottraggano al fiume e ai suoi affluenti la quantità di acqua indispensabile ad assicurare la vitalità dei tratti idrici a valle.
Turismo
Il Po e i suoi affluenti offrono straordinarie opportunità per un turismo attento ai valori del territorio, alla sua identità e tradizione. La navigazione fluviale e la mobilità su bici nel bacino padano vanno promosse anche con una migliore organizzazione dei percorsi e dei servizi per consentire un turismo leggero in armonia con la natura e la cultura del fiume.
Partecipazione
L’attenzione nei confronti del Po è cresciuta. Per una maggiore efficacia e per conseguire una autentica attuazione della direttiva europea sulle acque occorre una maggior diffusione di dati, progetti, iniziative, una effettiva consultazione delle parti sociali, la previsione di forme di partenariato.