I dati negativi dell’economia modenese (meno 30 per cento nel periodo aprile-giugno rispetto al 2008) si riflettono anche sull’andamento dell’occupazione con oltre due milioni e 400 mila ore di cassa integrazione nei primi sei mesi e con una sensibile diminuzione degli avviamenti al lavoro (meno 53 per cento nel settore ceramico, per esempio) e un aumento delle liste di mobilità.Non mancano, però, le imprese che continuano ad assumere e a offrire opportunità di lavoro. Anche in questo periodo estivo. Sono oltre 200, infatti, i posti di lavoro disponibili nelle 113 proposte consultabili anche on line nelle pagine dei Centri per l’impiego del sito internet della Provincia di Modena per categorie: dagli addetti dei pubblici esercizi agli impiegati, dagli operai generici agli specializzati, fino ai tecnici e alle tipologie più particolari come gli assistenti domiciliari o i promotori di vendite.
Alcune offerte sono per impieghi a tempo determinato, in diverse si privilegia chi è iscritto alle liste di mobilità, ma non mancano le proposte a tempo indeterminato: un macellaio con esperienza per un supermercato di Pavullo, un geometra e un disegnatore Cad per un’azienda di Fiorano, un ingegnere edile per un’impresa di Vignola,un tintore di tessuti e un’incettatrice nell’area di Carpi. E poi ancora: assistenti socio sanitari, estetiste, collaboratori di farmacia, infermieri, camerieri d’albergo, impiegati amministrativi…
Il quadro completo delle offerte è comunque disponibile nei Centri per l’impiego (quello di Modena è in via delle Costellazioni 180, tel. 059 209977) che offrono anche un servizio di consulenza personalizzata sia sul lavoro che sulle opportunità formative. E’ al Centro per l’impiego che bisogna inviare il proprio curriculum per candidarsi.
«Proprio perché la crisi economica si riflette pesantemente sull’andamento dell’occupazione, vogliamo promuovere il più possibile tutte le opportunità disponibili – commenta Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro e alla formazione professionale – anche attraverso una maggiore sinergia tra pubblico e privato, coinvolgendo in questo sforzo, in accordo con sindacati e associazioni di categoria, la rete dei Centri per l’impiego, le iniziative dei Comuni e le agenzie private per offrire il miglior servizio possibile ai cittadini in cerca di lavoro e alle aziende alla ricerca di personale».