behaTutto è pronto per domani sera – giovedì 27 agosto alle 20.45 – quando Oliviero Beha, presso il Teatro di Fiumalbo, presenterà il suo ultimo saggio “I nuovi mostri”, scritto per i tipi di Chiarelettere. Un preciso atto d’accusa, quello del giornalista toscano, che mette all’indice il mondo dell’intellighentia e quello dei media, vittima di un processo di normalizzazione della banalità da troppi accettata.“Gli esperti sono a tariffa. La dignità è una parolaccia”, “Siamo di fronte al devastante fenomeno del karaoke degli intellettuali, di chi ripete canzoni altrui ad orecchio, per ignavia o convenienza. Servendo”. Sono solo un paio delle pungenti critiche che Beha riserva al mondo della comunicazione, la mano che, secondo Beha, agita quell’enorme frullatore che è oggi il nostro Paese. Un Paese che ha perso quei maestri come Sciascia, Pasolini, Bobbio, che incalzano il potere per controllarlo, un ruolo svolto oggi da troppe poche persone, tra le quali l’autore menziona Padellaro e Citati.

Di questi temi Oliviero Beha si confronterà con i lettori e il pubblico.

L’ingresso alla serata, organizzata da CNA in collaborazione con Hera, è gratuito.

Giornalista di carta stampata, radio e tv, Oliviero Beha è autore teatrale e poeta, e ha firmato trasmissioni di successo (Radio Zorro, Radio a colori, Và pensiero). Oggi collabora con il Tg3 come commentatore. Tra i suoi libri ricordiamo: Crescete e prostituitevi (Bur 2005), Indagine sul calcio (con Andrea Di Caro, Bur), Italiopoli (Chiarelettere) e Il paziente italiano (Avagliano).