Doveva essere una gara… e alla fine diranno che lo è stata, ma le caratteristiche del bando per la riqualificazione dell’Ospedale Sant’Agostino, mi pare evidente siano state costruite per favorire grandi studi di progettazione, che nulla hanno a che vedere col nostro territorio.
I nostri giovani architetti quindi hanno ragione a sentirsi presi ingiro da chi parla di partecipazione, di coinvolgimento, di collaborazione, e poi li taglia fuori regolarmente da quei progetti che potrebbero dare loro lustro a livello nazionale.
E’ stato così con le piazze del centro storico, è così per l’ex Sant’Agostino: sarebbe stato bello poter assistere ad una gara dove anche le migliori giovani menti di Modena avessero potuto partecipare, non per forza vincere. Perché anche una città che dimostra di avere idee vitali, di dare ascolto ai giovani, è più appetibile, e può pensare di vincere la scommessa di uscire dalla crisi più forte: innovare è anche questo.
Invece con molto provincialismo si creano bandi per far arrivare grandi nomi e tentare di trasformare il nostro piccolo gioiello di città in qualcosa che non è. Come si è fatto col telo del Palladino: il primo caso di pubblicità dove chi espone il proprio prodotto viene pagato – e profumatamente – invece di pagare.
Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL