I prezzi degli immobili segnano ancora aumenti significativi Gli aumenti delle quotazioni medie degli immobili nelle principali città italiane, registrati nel corso degli ultimi sei mesi, sono risultati nell’ordine del +5,2% per le abitazioni, del +4,7% per gli uffici e del +4,1% per i negozi.
Con tali risultati gli incrementi annuali risultano rispettivamente del +10,7% per le abitazioni, del +9% per gli uffici, del +8,3% per i negozi e del +6,9% per gli immobili industriali.
Il 2003 si sta, dunque, chiudendo con l’ennesimo risultato eclatante, in cui la crescita delle quotazioni ha addirittura superato il tasso di sviluppo record registrato nel corso del 2002. Anche per quanto riguarda i volumi di compravendita, il 2003 dovrebbe chiudersi con un ulteriore balzo in avanti, dopo i risultati già brillanti del 2002.
Fra gli indicatori della crescita in atto, spicca il dato relativo ai mutui in essere che, nella prima metà dell’anno, hanno fatto segnare, sullo stesso periodo dell’anno precedente, un aumento del +22,7%. Sul fronte del finanziamento degli investimenti immobiliari, occorre, tuttavia, segnalare il lieve raffreddamento nella richiesta di mutui, come testimonia la riduzione del tasso di crescita delle erogazioni, sceso dal 24,2% del primo semestre del 2002, all’8,3% dello stesso periodo di quest’anno.
Tornando ai valori, si tratta, ormai, del sesto anno di variazioni dei prezzi di gran lunga superiori al tasso di inflazione per abitazioni e negozi, e del quinto per uffici e capannoni industriali. Fra la fine del 1998 e la fine del 2003, sono le abitazioni ad aver fatto registrare la crescita dei prezzi più accentuata, con un +50,8% (+34,1% a moneta costante), seguite a breve distanza da uffici +47,2% (+31,0%), negozi +45,2% (+29,1%) e capannoni industriali +37,4% (+22,2%).