Un uomo, ricercato per una condanna definitiva, ha presentato una strana richiesta di informazioni all’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico, della Questura di Bologna, ed è stato arrestato. L’uomo, M.R.I., milanese di 43 anni, ha chiesto all’Urp quale fosse la procedura per accertare la propria situazione penale. Gli addetti hanno scoperto che era ricercato e così è finito in manette.
Gli agenti, insospettiti, hanno effettuato un controllo: è emerso che l’uomo, condannato in via definitiva per vari reati tra cui sequestro di persona, rapina e associazione a delinquere, era inseguito da un mandato di cattura della procura di Brescia.
Ieri, in tarda mattinata, un uomo si è presentato all’Urp di piazza Galileo e ha chiesto quali fossero le modalità per accertare i propri precedenti penali. Gli agenti in servizio all’ufficio si sono insospettiti per quella domanda insolita, e hanno fatto un controllo sulla situazione dell’uomo. E’ emerso che a suo carico c’era un mandato di cattura della procura di Brescia, emesso il 16 luglio per una condanna definitiva: il 9 luglio, infatti, la Cassazione aveva respinto il ricorso dell’uomo, condannato a otto anni e 10 mesi (ridotti a cinque anni e 10 mesi con l’indulto) per sequestro di persona, associazione a delinquere, rapina, riciclaggio e ricettazione, reati commessi tra il 2001 e il 2002 in concorso con altre persone. L’uomo (che ha ulteriori precedenti per reati analoghi, oltre a favoreggiamento personale e porto abusivo di armi) è stato arrestato e portato al carcere della Dozza.