E’ scomparso a 76 anni a Roma il professor Giovanni Jervis, docente di Psicologia dinamica all’Università di Roma, psichiatra e psicoanalista, direttore dei Servizi psichiatrici territoriali a Reggio Emilia dal 1969 al 1977, negli anni fondamentali che precedettero la legge 180.
Il vicesindaco Liana Barbati rende omaggio al grande intellettuale e innovatore: “L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia ricorda con partecipazione la figura del professor Giovanni Jervis – afferma il vicesindaco – protagonista di una stagione fondamentale della città, quando, dal 1969 al 1977 fu direttore dei Servizi psichiatrici territoriali. Arrivato a Reggio Emilia dopo la collaborazione alla Comunità terapeutica di Gorizia con Franco Basaglia, il professor Jervis ha saputo coordinare l’approccio a una nuova psichiatria e raccogliere la spinta verso la deistituzionalizzazione dei malati psichiatrici. Accanto a lui si è formata una nuova generazione di professionisti e di operatori. Con lui molti settori della società reggiana hanno partecipato a un coinvolgente percorso sul territorio, nei quartieri, nei servizi e nelle fabbriche, fatto di confronto, di crescita umana e culturale. Come Reggio Emilia fu uno snodo fondamentale nell’esperienza del professor Jervis, così la città conserverà per sempre nei suoi confronti affetto, gratitudine e stima”.
Jervis ricordò la sua esperienza a Reggio Emilia in diverse occasioni, in particolare nel “Manuale critico di psichiatria” edito da Einaudi. I suoi rapporti con Reggio Emilia sono continuati nel tempo. Tra le più recenti presenze di Jervis in città, la sua partecipazione alle iniziative assunte nel programma di valorizzazione del patrimonio culturale dell’ex Ospedale Psichiatrico San Lazzaro, in particolare l’intervento in una giornata di studio promossa dall’Assessorato Cultura nel novembre 2007, insieme con il Centro di documentazione di Storia della Psichiatria San Lazzaro e con l’Ausl di Reggio Emilia all’Università di Modena e Reggio.