caldo-fontanaAnche nell’estate 2009, come ormai di abitudine da una decina d’anni, il caldo si rivela un immancabile compagno di questo periodo: finora il giorno più caldo per Modena è stato il 17 luglio, giorno in cui gli strumenti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia hanno toccato la punta di 36.7°C, valore – peraltro – piuttosto anomalo per il “giorno più caldo dell’anno”. Negli anni recenti è stato superato solo cinque volte e tutte nella famigerata estate 2003, quando vennero raggiunti i 37.9°C l’11 agosto. Più indietro il record assoluto di caldo per Modena è stato toccato il 29 luglio 1983 con 38.5°C, nello stesso anno altri 2 giorni superarono il valore del 16.07.2009. E prima di allora, solo 4 estati registrarono massime assolute più alte di quest’anno, nel 1968 (37.3°C l’11 luglio), 1952 (37.5°C il 6 luglio), 1947 (37.3°C il 4 agosto) e 1884 (37°C il 19 luglio 1884, unico valore comparabile con quello di quest’anno in tutto il XIX secolo).

Per fortuna la terza ondata di calore del 2009 è stata interrotta e sono seguite giornate prima fresche e, quindi, calde ma ben sopportabili.

Ma i termometri come rilevano gli esperti dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena sono in risalita: mercoledì 22 luglio nella stazione di Piazza Roma, collocato sul Torrione est dell’Accademia Militare si è registrata una massima termica di 33.1°C e per giovedì 23 luglio una temperatura minima di 24°C. “E’ vero che siamo nello scorcio di stagione più calda dell’anno – fa sapere Luca Lombroso, metereologo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia -, ma i valori sono di circa 4°C oltre le medie. E se, in ogni caso, non sarebbe anomalo toccare i 33-34°C, ciò dovrebbe accadere solo brevemente nella punta massima del caldo, ma quest’anno siamo già alla quarta ondata di calore”.

Nei prossimi giorni queste roventi statistiche potrebbero – tuttavia – essere da ritoccare. “Stiamo infatti entrando nel periodo statisticamente più caldo dell’anno e, come da copione, – continua Luca Lombroso – la situazione meteo è caratterizzata da un mix fra l’anticiclone delle Azzorre, più presente nei bassi strati, e quello subtropicale africano, che in queste ore sta assumendo particolare vigore”.

L’ondata di caldo investirà in particolare il centro-sud, ma la particolare situazione, con la presenza di venti caldi da SW di föhn appenninico, o “garbino” come vien chiamato in Romagna, esporrà anche l’Emilia orientale e, soprattutto, la Romagna alla possibilità di temperature quasi da “febbre”, ovvero massime che fra oggi (giovedì 23 ) e domani venerdì 24 luglio potranno raggiungere i 35-38°C a Modena e Bologna, forse qualcosa meno, invece, a Reggio Emilia, meno esposta al vento caldo e secco da SW, arrivando a sfiorare i 40°C in Romagna. Il cielo sarà ovviamente sereno, al più costellato da pittoresche nubi lenticolari, mentre l’umidità, al contrario del senso comune, non sarà alta bensì piuttosto bassa. Caldo torrido, quindi, e anche ventilato, comunque ben avvertito dalle persone con condizioni di disagio forte.

E’ la coincidenza di più fattori che porta le temperature a valori così elevati: il periodo particolare dell’anno, statisticamente il più caldo; la configurazione meteorologica e l’intensità dell’anticiclone subtropicale, la presenza dei venti da sudovest, già di per se caldi e ulteriormente surriscaldati dallo scavalcamento dell’Appennino, e i cambiamenti climatici, che rendono più frequenti ed intense le ondate di caldo. Il tutto è poi accentuato dall’effetto surriscaldante dell’urbanizzazione e dell’aumento di inquinamento da ozono troposferico, conseguente le emissioni da traffico, energetiche e industriali.

“Per fortuna però – tranquillizza Luca Lombroso dell’Osservatorio Gefisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – nel fine settimana, già da sabato 25 luglio, le nostre zone (modenese e reggiano e in genere tutta la nostra regione) beneficeranno di una gradevole rinfrescata, grazie alla rotazione dei venti da nordest al seguito di una perturbazione, che transiterà a nord della Alpi. Ma per la tranquillità di vacanzieri, feste, sagre e fiere, continueremo a beneficiare della presenza del sole e del bel tempo estivo e il termometro resterà, nei valori massimi, prossimo ai 30°C con condizioni quasi ideali, anche grazie al tempo secco e lievemente ventilato”.

Il caldo, però, si attenuerà solo temporaneamente. Le elaborazioni del centro meteo dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia preannunciano una ulteriore ondata di caldo a fine mese. “Ancora prematuro quantificarla, ma al caldo – conclude Luca Lombroso – sarà bene abituarsi e prepararsi, non solo per i prossimi giorni, ma soprattutto per gli anni futuri: è già un dato di fatto che le ondate di caldo sono più frequenti, più durature e più intense del passato”.