I lavori di rifacimento della piazza che si trova nel centro del paese reggiano di Brescello, sono stati oggetto, oggi in aula, di una risposta dell’assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale, Gian Carlo Muzzarelli, ad un’interpellanza presentata sull’argomento da Fabio Filippi (FI-AN). “Alcuni cittadini di Brescello (Re) hanno manifestato perplessità sulla necessità di rifacimento di Piazza Matteotti, definendo l’opera come un inutile sperpero di denaro pubblico”, ha riferito il consigliere, chiedendo pertanto di conoscere il costo complessivo dell’intervento e l’eventuale ammontare del contributo regionale. Filippi ha poi chiesto se corrisponda al vero che “alcuni imprenditori edili della zona si sarebbero offerti di realizzare il progetto a spese proprie purché il Comune destinasse i fondi stanziati per il rifacimento della piazza a scopi sociali, compresa la realizzazione di alloggi pubblici”.
L’assessore Muzzarelli ha comunicato che il costo complessivo previsto per il progetto è di 326.054,17 euro, il contributo regionale è di 80mila euro (assegnato nell’ambito del programma regionale per il finanziamento degli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici in comuni con meno di 5mila abitanti). Il costo – ha precisato – comprensivo degli oneri per la sicurezza, delle competenze professionali e degli oneri fiscali – è congruente con le caratteristiche tecniche, la qualità dei materiali e le soluzioni proposte, anche in confronto con altri progetti analoghi. In presenza di risorse pubbliche scarse – ha continuato – l’apporto di finanziamenti privati in progetti di opere pubbliche derivanti da accordi pubblico/privato per interventi di trasformazione urbana non solo è auspicabile, ma previsto dall’ordinamento del settore. In merito alle perplessità dei cittadini di Brescello sull’intervento, riferite da Filippi, l’assessore ha suggerito l’opportunità di avviare “da parte delle amministrazioni pubbliche, una serie di iniziative di accompagnamento e di comunicazione mirata, non per convincere o per ricomporre il dissenso, ma per meglio arricchire e qualificare il significato dell’opera e del suo ruolo nel processo di rinnovo urbano”.
Filippi si è dichiarato insoddisfatto di quanto riferito dall’assessore in quanto – ha detto – “non fornisce una risposta alla domanda principale, ossia se è vero che alcuni imprenditori si erano offerti per realizzare il progetto gratuitamente. L’assessore – ha concluso – nel suo intervento sostiene che il dissenso sul progetto non va eluso e io avevo proposto il mio quesito proprio per capire le ragioni del dissenso”.