Costretti ancora una volta a ricorrere allo sciopero per far sentire la propria voce, difendendo i diritti di una categoria di lavoratori ma soprattutto la dignità di un mestiere in cui ci si pone al servizio dei cittadini: con questo spirito i benzinai aderenti a FAIB-Confesercenti della provincia di Modena aderiranno allo sciopero nazionale indetto per mercoledì 8 e giovedì 9 luglio.
“Ci vediamo costretti a tornare in piazza –osserva Franco Giberti, presidente provinciale FAIB-Confesercenti- le compagnie petrolifere portano indietro la categoria e Il provvedimento che è stato presentato al Governo, fermo ormai da tempo, contiene molti aspetti per noi fondamentali. Il riconoscimento come lavoro usurante, ampliare le licenze in modo da consentire di avviare attività collaterali all’interno degli impianti per aumentare le entrare del gestore sono alcune importanti innovazioni che giovano sia alla categoria che ai consumatori.”
Da diversi anni ormai la rete distributiva italiana è una delle più arretrate, il numero di impianti presenti sul territorio in rapporto alla quantità di carburante erogato è la più alta in Europa mentre la diffusione della modalità self-service è ancora molto bassa, senza dimenticare che il prezzo risulta mediamente più alto di circa 3-4 centesimi al litro. In questa fotografia della realtà italiana sono contenute le motivazioni stesse dello sciopero, attraverso il quale i gestori vogliono denunciare l’immobilità del Governo che non ha mai realizzato i promessi intervento finalizzati: all’introduzione del bonus fiscale in forma strutturale, alla semplificazione e l’equità di numerose norme quali i diritti camerali, i cali, i rifiuti, metrologia e sull’obbligo inusitato di comunicazione del prezzi praticati sulla rete. Le proteste della categoria sono poi rivolte anche alle compagnie petrolifere e alla loro pressoché inesistente volontà di confrontarsi su alcune questioni aperte ormai da anni, come il mancato adeguamento del “margine pro-litro” dei gestori fermo in alcuni casi da oltre 3 anni.
Alle compagnie petrolifere FAIB-Confesercenti lamenta il continuo aumento dei costi di gestione che gravano sui benzinai, al quale non corrisponde un adeguamento dei margini di guadagno, e l’opposizione alla diffusione delle “pompe bianche” che faciliterebbe la concorrenza: senza contare che il reddito del gestore viene continuamente eroso da sconti, promozioni, carte aziendali e l’imposizione di condizioni e canoni fuori mercato sul non-oil. Critiche anche al Governo e al ministro Scajola, che continuano a rimandare una riforma delle regole del settore oggi quanto mai necessaria, e ai quali si chiede tra l’altro di avviare e sostenere un concreto ammodernamento della rete distributiva nazionale e di inserire la categoria tra i lavori usuranti.
Tanti quindi i temi che hanno portato i benzinai a scendere nuovamente in piazza, e che verranno discussi e approfonditi anche lunedì 6 luglio nel corso dell’incontro che si terrà alle ore 21.00 presso la sede provinciale di Confesercenti in Via Santi 8 a Modena. Nel corso dell’incontro verranno consegnate le locandine e i volantini da esporre nei distributori e da consegnare per informazione ai cittadini.