Sono circa un milione e mezzo* ed hanno tra i 18 ed i 30 anni i giovani del Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna): utilizzano molto la tecnologia e preferiscono Internet alla tv, che però rimane ancora il mezzo principale fruito. Il 54% lavora mentre il 49% studia, segno di un territorio che, seppure toccato dall’attuale congiuntura economica, continua ad offrire maggiori opportunità lavorative rispetto alle altre aree (il Nord-Est, infatti, è superato solo dal Centro Italia, dove il 56% dei giovani lavora, mentre è analoga la percentuale di quelli che ancora studia).
E’ la foto dei giovani del Nord-Est emersa dall’odierno convegno romano Il mondo dei giovani tra ambizioni e aspettative. Quali opportunità per il futuro?, dopo la ricerca realizzata da UniCredit in collaborazione con Doxa, l’Istituto per le ricerche statistiche e l’analisi dell’opinione pubblica. Un dibattito cui sono intervenuti Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Pierluigi Celli, Ad e Direttore generale della Luiss di Roma, Franca Ferrari, Responsabile Settore qualitativo della Doxa e Andrea Fantoma Capo Dipartimento Ministero della Gioventù.
I ragazzi del Nord-Est svolgono prevalentemente la professione di impiegato (25%), mentre in quest’area del Paese si riscontra la percentuale più alta di giovani Imprenditori/liberi professionisti: il 12%. Tra quelli che lavorano, il 14% è part-time, mentre l’85% è a tempo pieno (ed è di gran lunga l’area geografica con più giovani impiegati a tempo pieno: i giovani del Nord-Ovest, infatti, sono al secondo posto con il 79%, quelli del Centro al terzo con il 63%, infine quelli del Sud-Isole con il 59%). Il 53% ha un lavoro a tempo indeterminato (analoga percentuale per quelli del Centro, mentre sono più basse per le altre aree d’Italia: 51% per il Nord-Ovest e 43% per il Sud-Isole). “Solo” il 71% vive ancora con la famiglia di origine, in linea con Centro e Nord-Ovest, mentre nel Sud-Isole la percentuale scende al 60%.
Rispetto al rapporto con la banca, i giovani del Nord-Est sono i più “bancarizzati d’Italia”: il 60% possiede un conto corrente, contro il 55% del Nord-Ovest, il 46% del Centro e il 34% del Sud-Isole. Tuttavia nei confronti della banca possono essere definiti ancora “timidi”: necessitano, infatti, di forme di contatto diretto con il personale bancario e chiedono consigli a persone di fiducia come i genitori o gli amici, orientandosi verso prodotti di semplice utilizzo, quali bancomat e carte prepagate che riscuotono un crescente successo. A tal proposito, gli strumenti di pagamento preferiti dalle nuove generazioni del Nord-Est sono: il bancomat (55%), la carta di credito (23%), la carta prepagata (16%), gli assegni (16%) e la carta di credito revolving (4%). Infine, le principali operazioni effettuate allo sportello sono: prelievi (68%), versamenti (48%), bonifici (30%), pagamento tasse (22%) e rette universitarie (10%).
* Nota: (1.509.252- dati ISTAT, popolazione residente al 1 Gennaio 2008)