La crisi economica ha colpito in modo particolarmente duro l’edilizia modenese. Nel periodo ottobre 2008-marzo 2009 il settore ha perso 1.065 lavoratori, pari al 15 per cento del totale. Sono diminuite anche le ore di lavoro, la cui media pro capite per addetto è passata dalle 121,48 del periodo ottobre 2007-marzo 2008 alle 112,55 di ottobre 2008-marzo 2009. In termini assoluti sono oltre un milione (-17,7 per cento) le ore lavorate perse nel semestre considerato rispetto al periodo ottobre 2007-marzo 2008.
La scure della crisi si è abbattuta anche sulle imprese: tra ottobre 2008 e marzo 2009 quelle iscritte alle Casse Edili di Modena sono calate di 275 unità (-16,5 per cento). I dati sull’andamento del settore delle costruzioni, relativi alle aziende con dipendenti operai, sono stati diffusi dalle due Casse Edili modenesi, gli enti bilaterali, cioè gestiti dalle associazioni imprenditoriali e dai sindacati, che erogano prestazioni assistenziali e contrattuali ai lavoratori e alle imprese.
«Nell’ultimo anno edile (ottobre 2007-settembre 2008) i dati su numero di imprese, occupati e ore lavorate avevano registrato un lieve calo dopo alcuni anni di crescita ininterrotta – affermano i presidenti delle due Casse Edili modenesi, Alberto Belluzzi e Camilla Scianti – La situazione dell’edilizia modenese è drasticamente peggiorata da ottobre 2008 in avanti, con pesanti cali nel numero di addetti, ore lavorate e imprese. È cresciuto anche il ricorso alla cassa integrazione, che nel primo trimestre 2009 ha raggiunto le 200 mila ore, quasi il triplo dello stesso periodo 2008».
Ma il dato che più di ogni altro dimostra la gravità della crisi e che preoccupa le parti sociali è quello relativo agli accantonamenti e contributi che le aziende devono contrattualmente versare alle Casse Edili per pagare ai muratori la tredicesima e altre prestazioni assistenziali.
«Se lo scorso anno le aziende non in regola con i versamenti rappresentavano circa l’8 per cento del totale, nei primi mesi del 2009 la loro quota è salita al 14 per cento. Si tratta – spiegano Belluzzi e Scianti – di decine e decine di aziende che evidentemente soffrono in maniera particolare gli effetti della crisi. Il crollo della domanda, i ritardi dei pagamenti, il difficile rapporto con le banche hanno provocato grossi problemi di liquidità, tanto che diverse imprese non riescono a versare regolarmente quanto dovuto alle Casse Edili. Questo rende ancora più pesante la condizione di molti lavoratori edili, a cui in molti casi non viene pagata la tredicesima mensilità e i permessi maturati. È un ulteriore campanello d’allarme sull’attuale stato di salute dell’edilizia modenese, per affrontare il quale – concludono i presidenti delle due Casse Edili modenesi – associazioni imprenditoriali e sindacati sono impegnati a trovare possibili soluzioni».