La decima rassegna di “Cinema fra le Rovine”, che propone di anno in anno film del filone peplum nella cornice del Chiostro del Museo fra monumenti di età romana, ha per tema le “Regine” del mondo antico. Organizzata in collaborazione con l’Ufficio Cinema del Comune, si articola quest’anno in cinque serate, sempre di martedì. Il ciclo è introdotto da Saverio Gualerzi, docente e studioso dell’antichità, cui si deve una originale ricerca sul cinema storico – mitologico, che dialogherà con Flavia De Lucis, interpretando pagine di autori classici sul tema delle regine e imperatrici. La rassegna proseguirà con la proiezione di quattro celebri film degli anni ’50 e ’60, rispettivamente dedicati a grandi donne del passato, Nefertiti, regina d’Egitto, alla regina di Saba, a Zenobia, regina di Palmyra, e a Teodora, imperatrice di Bisanzio, al centro di appassionate storie d’amore, ma anche di intrighi di palazzo. Ogni proiezione sarà accompagnata dal commento di un archeologo o storico del mondo antico, che traccerà il sintetico profilo di una regina, e al contempo metterà in risalto errori ed ingenuità di sceneggiatori, scenografi e costumisti.
La serata introduttiva, oggi – martedì 30 giugno – alle ore 21.30 nel Chiostro del Museo, a cura di Saverio Gualerzi e Flavia De Lucis, ha per tema: “Tra il trono e il letto: la Storia sbagliata delle Regine del Cinema”. Il cinema non è mai stato immune al fascino delle regine e delle imperatrici del mondo antico, donne potenti e ambiziose che seppero superare l’ostacolo del loro genere sessuale e ottenere il trono che tradizionalmente spettava ai soli maschi. Il cosiddetto peplum, genere cinematografico che mescola storia antica e leggenda e che particolare fortuna incontrò nell’Italia degli anni ’50 e ’60 ha così portato sugli schermi le vicende d’amore, d’intrigo e di morte di varie Semiramidi, Cleopatre e Messaline, più attento al sensazionalismo e agli aspetti macabri e piccanti della Storia (o della pseudo-Storia inventata per l’occasione) che alla realtà biografica. Non è un caso che le regine protagoniste di questo ciclo filmico vivano in un mondo ‘altro’, l’Oriente ricco e vizioso di Nefertiti, Zenobia e Teodora o il favolistico e lascivo regno della Regina di Saba: il contesto di un mondo matriarcale, pagano e irrazionale, e per queste caratteristiche naturalmente destinato alla distruzione o all’autodistruzione, si scontra con la moralizzatrice fermezza dei grandi uomini di stato e/o con il monoteismo patriarcale.
Chinando la testa davanti all’autorità maschile, non senza una fiera ma vana ribellione, queste regine, che rappresentano frequentemente un modello femminile seducente ma non edificante, si civilizzano e percorrono la strada della riabilitazione e dell’amore, forza irresistibile che le redime ma spesso, al contempo, le annienta. Esse, inizialmente capaci regnanti benché ‘pessime donne’, arriveranno al sacrificio di sé, annullando la loro carismatica individualità per acquisire il più docile ruolo che gli uomini hanno voluto per loro.
L’ingresso è gratuito.