fiom_cgilLa vertenza delle concessionarie Mercedes che riguarda 322 lavoratori attualmente operanti sulle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Rimini, per le società INTERAUTO SPA, MEB & CAR SPA, DIESIS SRL, NYKORFIN SRL continua di giorno in giorno ad aggravarsi.

Nell’incontro sindacale di venerdì scorso, 26 giugno, presso la sede legale di Modena – preceduto dal Consiglio di amministrazione del Gruppo, da cui ci si aspettava più chiarezza rispetto al destino dell’azienda – la direzione aziendale non è stata per l’ennesima volta capace di fornire alcuna garanzia sul destino dei propri addetti.

Ai sindacati è stato comunicato che Mercedes Italia avrebbe rifiutato un terzo piano industriale che prevedeva la vendita o la cessione di tutte le unità produttive a un acquirente importante e solido con il mantenimento di tutta l’occupazione.

Per il 3 luglio è prevista la Assemblea straordinaria dei soci e c’è il rischio che vengano assunte decisioni drastiche, quali la messa in liquidazione dell’impresa. Uno spiraglio potrebbe aprirsi se subentrassero nuovi acquirenti interessati a tutte o ad alcune delle concessionarie.

A margine di questo quadro generale molto preoccupante, la direzione aziendale non ha offerto certezze per quanto riguarda la corresponsione delle retribuzioni di giugno. Come sindacato abbiamo espresso tutta la nostra insoddisfazione per l’assenza di risposte concrete da parte aziendale. Quindi, in seguito alle assemblee svolte con i lavoratori su tutti i territori, è stato deciso di proclamare un pacchetto di sciopero di 16 ore a partire da

MARTEDI’ 30 GIUGNO SCIOPERO DEL GRUPPO (orario articolato nei territori) CON MANIFESTAZIONE A BOLOGNA, ore 10 RITROVO IN PIAZZA TRENTO E TRIESTE per il presidio presso la sede della concessionaria Interauto Spa della famiglia Santi. Seguirà il corteo fino alla sede del Consolato Tedesco (Via del Risorgimento, presso Porta Saragozza) dove i lavoratori consegneranno una lettera al Console tedesco per richiedere nuovamente il coinvolgimento della casa madre Mercedes, che fino ad oggi ha fatto sapere sia alle organizzazioni sindacali che all’assessorato della Regione Emilia Romagna di essere disinteressata alla questione.

FILCAMS CGIL E FIOM CGIL

EMILIA ROMAGNA