vigilidelfuoco3Ci sarà anche una delegazione dei Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna e modenese alla manifestazione nazionale di protesta indetta dalle Organizzazioni nazionali di categoria Cgil, Cisl e Uil giovedì 2 luglio in piazza Montecitorio a Roma.

Le ragioni della protesta sono le gravi carenze di personale e risorse in cui il corpo si trova ad operare, a Modena così come nelle altre province d’Italia. In Regione dovrebbero essere operativi 2000 Vigili del Fuoco, ma ad oggi mancano all’appello oltre 160 unità e nel giro di pochi mesi questa cifra è destinata ad aumentare perché andranno in pensione altri 35 operatori per i quali non sono previste nuove assunzioni.

A Modena sono previsti in pianta organica 250 addetti, ma mancano allo stato attuale almeno 25 operatori di qualifica superiore (capisquadra e capireparto), solo in parte e temporaneamente reintegrati con assegnazioni di alcune unità in più.

A livello regionale la carenza di personale arriverà in breve a circa il 10% senza prospettive di reintegro.Enormi sono anche le difficoltà di pagamento di forniture di materiale e attrezzatura di soccorso, addirittura ci sono problemi nel pagamento delle utenze (luce, gas, acqua, affitti) per le sedi di servizio. Il parco automezzi delle colonne mobili è ormai vecchio di oltre 20 anni.

I pagamenti delle voci accessorie dello stipendio (straordinari, supplementi per interventi incendi boschivi, vigilanze, ecc…) hanno ritardi di 2-3 mesi sino a 16 mesi. Nonostante questo il personale del Corpocontinua a svolgere la propria opera di soccorso e tutela con la massima professionalità.

L’emergenza terremoto in Abruzzo ha visto l’impegno di migliaia di pompieri nelle zone terremotate, mentre nelle proprie sedi hanno sopportato doppi turni per sopperire alle carenze di organico e garantire ugualmente il soccorso. Dal 6 aprile dalla nostra Regione sono andati in terra d’Abruzzo circa 800 Vigili del Fuoco, di cui 250 da Modena. I pompieri del Comando Provinciale di Modena sono tra quelli maggiormente impegnati, in quanto secondo Comando per dimensioni nella Regione.

Nonostante l’impegno sia nelle zone terremotate d’Abruzzo che nel soccorso locale, ci sono ministri che si permettono di dare del fannullone a chi per 1.300 euro al mese (questo è lo stipendio dei Vigili del Fuoco) opera in condizioni di forte disagio per portare soccorso alle popolazioni. Il Governo ha tolto “decreto Abruzzo” tutti gli emendamenti a favore del Corpo Nazionale VVF (straordinari, risorse strumentali, formazione professionali, gestione ordinaria delle strutture, ecc…), li definisce assenteisti nelle sparate del Ministro Brunetta per poi indossare il loro elmo protettivo ad ogni pubblica manifestazione.

Se non verranno risposte concrete dal Governo e dai vertici del Corpo, sul personale e per migliorare il servizio, i Sindacati dei Vigili del Fuoco di Cgil, Cisl e Uil si  attiveranno ulteriori forme di mobilitazione, non escludendo lo sciopero.

FP/CGIL VVF Modena