Al via la seconda fase del progetto Opta di Aster, l’iniziativa finalizzata alla diffusione delle nuove tecnologie nelle Pmi regionali: dopo l’agroalimentare, occhi puntanti sul settore moda.
Eccellenti sul mercato globale, senza rivali per quanto riguarda qualità e creatività. Eppure ancora poco, pochissimo attrezzate per trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Questo il profilo delle aziende regionali che operano nella filiera della moda. Il settore ideale, dunque, per proporre la seconda fase del progetto Opta (Opportunity By Technology Adoption) affidato ad Aster dalla Regione Emilia-Romagna.
Avviato nel 2008, il progetto si rivolge all’intero mondo produttivo emiliano-romagnolo, e mira a “diffondere la conoscenza e la consapevolezza delle attuali opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”, in gergo Ict. Improntato alla massima concretezza, il progetto prevede anzitutto l’individuazione di un settore target – l’anno scorso l’agroalimentare, quest’anno il settore moda – quindi una serie di iniziative che vanno dall’organizzazione di gruppi di lavoro ristretti, per capire quali siano i maggiori ostacoli ad un più ampio utilizzo delle Ict, fino ad eventi di scambio e confronto tra gli imprenditori del settore, per presentare buone pratiche e casi eccellenti. Ultimo “step”, l’incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologia, cioè tra gli imprenditori della moda e i fornitori di Ict.
Primo appuntamento, mercoledì 1 luglio a San Mauro Pascoli (Villa Torlonia, ore 17), organizzato dal Cercal (Centro Ricerca e Scuola Internazionale Calzaturiera) in collaborazione con Opta, nel cuore del distretto delle calzature, punta di eccellenza della provincia di Forlì-Cesena.
Punto di riferimento per le attività di formazione ma anche per la promozione e lo sviluppo del distretto – con il progetto DeCo, Diffusione e Competenze per lo sviluppo nel settore calzaturiero e moda – il Cercal ha colto al volo l’opportunità offerta da Opta, ponendosi come apripista di una serie di eventi che si svolgeranno per tutto il 2009 nelle principali città dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo anche tutte le altre “branche” del sistema moda, tessitura e filatura, maglieria, vestiario, cuoio, accessori, ecc.
Nel frattempo, nell’ambito della nuova fase di Opta, si sono già svolti i focus group (16 aprile, 6-18 maggio, 18 giugno). Primo problema emerso dagli incontri, la “dimensione economica” ancora troppo limitata di molte realtà. Come emerge da una recente indagine della Regione Emilia-Romagna sul “sistema moda” lungo la via Emilia, il settore risulta ancora fortemente “polverizzato”. Quasi 6mila le aziende attive, circa la metà delle quali microimprese o imprese individuali, di cui l’88% con meno di 20 addetti. Difficile, per una simile realtà, avere accesso in modo strutturato all’Ict.
Ma ad essere ancora più difficile – come emerso dagli incontri – è “pensare” l’Ict come fattore di competitività. Ancora legate a una logica artigianale in senso tradizionale, totalmente focalizzate sul prodotto e sulle vendite e raramente sugli strumenti innovativi di promozione e commercializzazione dello stesso, le aziende non disdegnano le nuove tecnologie in se stesse, ma liquidano la questione, nella gran parte dei casi, con un “vorrei ma non posso”. Lo stesso sito web, che potrebbe offrire immense opportunità rispetto all’interattività con il cliente (da una migliore profilazione del target a un vero e proprio canale di comunicazione diretta a bassissimo costo, fino ad arrivare all’e-commerce), viene spesso utilizzato come semplice vetrina statica. “Tutti hanno un sito web: anche noi l’abbiamo”, è la mentalità prevalente. In generale – e specialmente nelle aziende piccole, che sono la maggioranza – non c’è una gestione ragionata della tematica Ict, e a occuparsene, quando va bene, è sempre e solo il titolare.
Grazie a questi spunti emersi nell’ambito dei focus group, gli eventi realizzati nell’ambito di Opta saranno particolarmente centrati sulla presentazione di buone pratiche e testimonianze “eccellenti”, per dimostrare, da un lato, che la tecnologia costa ma che può tranquillamente essere alla portata – dopo un attento studio preliminare sulle specifiche esigenze aziendali – anche di una piccola o piccolissima impresa. Dall’altro lato che, specie in un momento di difficoltà dei mercati come l’attuale, si deve resistere alla tentazione di “tirare i remi in barca”, puntando invece sull’innovazione tecnologica come condizione imprescindibile per restare competitivi sul mercato e saper cogliere i primi segnali di ripresa, quando ci saranno. Il tutto in funzione dell’ultimo step, l’appuntamento con i fornitori di soluzioni Ict, che incontreranno gli imprenditori della moda – come nella passata edizione dedicata all’agroalimentare – nell’ambito di “Research to business”, il salone internazionale per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico che si terrà a Bologna il 12 e 13 novembre prossimi.
Per informazioni sul progetto: Aster – Scienza, Tecnologia, Impresa. Area della Ricerca di Bologna, via Gobetti 101, 40129 Bologna, tel 051-6398099, fax 051-6398131, e-mail, sito web Opta Aster. L’iniziativa Opta è coordinata dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Aster, e si inserisce nell’ambito del Piano Telematico Regionale 2007-2009, il principale strumento di programmazione della Regione in materia di sviluppo della “società dell’informazione” da Piacenza a Rimini. Figurano tra i partner di Opta le principali associazioni imprenditoriali regionali (Confindustria, Cna, Confartigianato, Legacoop, Confcooperative) e Unioncamere Emilia-Romagna.