“Le dimissioni coincidono con l’avvio di una fase molto delicata per Seta. Se è vero che la Regione intende gettare le fondamenta della nuova società unica entro due mesi, a maggior ragione Seta deve recuperare la piena operatività del suo Cda, con un nuovo presidente che auspichiamo possa essere un esperto del trasporto pubblico locale, una figura in grado di rappresentare fino in fondo gli interessi dei Comuni soci e dei cittadini utenti del servizio”, spiega Maurizio Denitto, leader di Fit Cisl Modena. 

Procedure alla mano, occorrerà un bando per ricercare le candidature interessate alla presidenza del board di Seta, bando che verosimilmente porterà ad un risultato entro il mese di maggio.

“La questione della governance di Seta sta subendo una forte accelerazione e, in qualche modo, i nodi verranno al pettine, uno dopo l’altro. Cirelli ha sempre detto una grande verità: il Cda non ha poteri gestionali, finanziari, decisionali, tutti affidati al socio di minoranza, Tper – prosegue Denitto –. Questo è il primo nodo: i soci pubblici, cioè i Comuni e le Province di Modena, Reggio e Piacenza, hanno il 51% ma non esercitano un controllo pubblico su Seta. Nondimeno, il nuovo presidente dovrebbe avere nel suo cv una solida preparazione in materia di trasporto pubblico locale. Non ci permettiamo di dire che il successore di Cirelli debba essere un tecnico o un politico. Questa è una prerogativa dei soci, ai quali chiediamo di puntare, però, su una figura attrezzata per essere un riferimento forte”.