La Giunta comunale di Scandiano ha approvato venerdì scorso due nuove convenzioni con i servizi privati per la prima infanzia “Tutti giù per terra” e “I Briganti”, nell’ambito di un piano strategico per potenziare l’offerta educativa e azzerare la lista d’attesa per i nidi. La trasformazione dello spazio bambini “Tutti giù per terra” in nido d’infanzia, che attende solo alcuni passaggi tecnico-burocratici, accoglierà bambini dai 9 mesi a partire dal prossimo anno educativo, rappresenta un passo decisivo per ampliare la disponibilità di posti nella fascia d’età più critica, quella sotto i 12 mesi. Così come è fondamentale la decisione de “I Briganti” di abbassare l’età d’accoglienza dei bambini da 12 a 9 mesi, andando incontro alle esigenze delle famiglie del territorio.

Quattro nidi privati in convenzione: una rete educativa più forte
Alle convenzioni con “Tutti giù per terra” e “I Briganti”, che accoglieranno rispettivamente 15 e 20 bambini nella fascia d’età 9-36 mesi, si aggiungono i due nidi privati parrocchiali, “San Giuseppe” e “S. Corradi”, le cui convenzioni erano già state approvate. Complessivamente, le quattro strutture private mettono a disposizione 79 posti di cui 26 posti convenzionati con il Comune, con possibilità di incremento in caso di domanda superiore alle capacità del sistema pubblico.

Capacità ricettiva dei nidi convenzionati:

·      Tutti giù per terra: 15 bambini di età 9-36 mesi

·      I Briganti: 20 bambini di età 9-36 mesi

·      San Giuseppe: 22 bambini di età 12-36 mesi

·      S. Corradi: 22 bambini di età 12-36 mesi

Grazie al potenziamento e alla qualificazione dell’offerta realizzati negli ultimi tre anni, la lista d’attesa è quasi completamente azzerata. Nell’anno educativo in corso, solo cinque bambini sotto i 12 mesi risultano in lista, evidenziando un significativo miglioramento nella capacità di risposta del sistema educativo locale.

Un impegno economico e sociale per le famiglie
Il Comune di Scandiano si fa carico di un modello di tariffazione inclusivo: le tariffe intere fissate dai servizi privati vengono pagate dal Comune, che a sua volta incassa dai genitori una quota calcolata in base al proprio sistema tariffario parametrato sull’Isee. Questo approccio garantisce l’accessibilità economica per le famiglie ai servizi offerti dal territorio.

L’assessore alla Scuola Roberta Farioli ha dichiarato: “Con questo intervento consolidiamo il percorso che ha permesso, negli ultimi tre anni, di ridurre sensibilmente la lista d’attesa per i nidi, fino ad arrivare quasi all’azzeramento. I posti aggiuntivi per la fascia 9-12 mesi sono un risultato strategico, ottenuto grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, che ci consente di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze delle famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di sostenere il lavoro femminile.”