Le associazioni di categoria incontrano l’amministrazione di Carpi“Un aumento della tassazione sui redditi individuali non è mai una buona notizia, pertanto nemmeno lo è l’adeguamento dell’aliquota IRPEF dallo 0,6 allo 0,8 che il comune  di Carpi ci ha comunicato per predisporre il bilancio preventivo del 2025. Fatta questa doverosa premessa, come Associazioni abbiamo però condiviso il percorso di confronto che ha portato a questa scelta dolorosa, soprattutto perché è stata tenuto in ampia considerazione l’appello da noi lanciato di non andare ad incidere sulle aliquote dell’IMU di capannoni, laboratori e negozi, che per tante imprese del territorio non costituiscono affatto una fonte di reddito e di ricchezza, bensì uno strumento indispensabile per l’attività di impresa” commentano Confesercenti, CNA, Confcommercio e Lapam.

Il ragionamento sul bilancio è stato completato con la scelta di non andare ad appesantire ulteriormente sulle tariffe dei servizi a domanda individuale, mantenendoli in essere, lavorando invece su una ulteriore razionalizzazione ed ottimizzazione della spesa corrente (anche questo tipo di impegno fortemente sollecitato da tutto il  mondo imprenditoriale).

Per quanto riguarda la promozione territoriale, accogliamo con favore il potenziamento dell’ente di promozione (Carpi Lab), la realizzazione di un distretto commerciale in centro storico (hub urbano) che potrà intercettare importanti contributi regionali, oltre al superamento dei confini territoriali e la creazione di sinergie con l’asse di promozione turistica Modena – Bologna.

Argomento di vivo interesse è stato quello inerente ad Aimag che, nonostante le difficoltà attuali, con il convinto sostegno delle Amministrazioni Comunali, deve riacquistare una forte centralità per l’intero territorio dell’area delle Terre d’Argine come dell’Area Nord.

A margine poi della discussione sul bilancio preventivo, l’occasione è stata anche quella di ribadire la necessità per un sempre maggiore confronto preventivo sui tanti temi che interessano la città, specialmente in un momento così delicato per molte attività di impresa, come per tante famiglie carpigiane.

Fra questi, ovviamente, quello relativo all’ampliamento della Ztl. “Positivo il fatto – aggiungono le associazioni – che l’amministrazione, su nostra richiesta, abbia rinunciato alla realizzazione della Ztl integrale, estesa a tutto il centro storico e che l’estensione delle vie interessate sia stata ulteriormente ridotta: ad esempio la Ztl non interessa via Trento Trieste e San Francesco. Ma la planimetria è solo una parte della questione. Chiediamo al Comune di investire decisamente sull’accessibilità e sull’attrattività del centro storico. Di concerto con le associazioni, deve essere rivisto il piano sosta, realizzato un grande parcheggio in posizione strategica, facilitata la concessione dei permessi temporanei in modalità digitale, potenziato il trasporto pubblico e, soprattutto, serve una fiscalità di vantaggio a favore delle imprese del centro storico. Misure che devono essere adottate contestualmente ad ogni provvedimento di ampliamento” concludono Confesercenti, CNA, Confcommercio e Lapam.