“Abbiamo visitato alcune imprese di Anzola colpite dall’alluvione, ci hanno raccontato come hanno vissuto quella notte terribile, come subito si sono rimboccate le maniche per pulire dal fango le loro aree produttive, magazzini, uffici. Non hanno ancora fatto il calcolo completo dei danni, ma sanno già che saranno rilevanti. Ci hanno detto che una seconda alluvione non la potrebbero reggere. Per cui CNA chiede sia ai Comuni di Terre d’Acqua, che a tutti quelli attraversati da fiumi e torrenti, che facciano squadra tra loro per proteggere il loro territorio, mettendo in protezione i corsi d’acqua che li attraversano”.

“Quelle alluvionate sono aziende che hanno bisogno di ristori consistenti per poter rimediare ai danni subiti. Intanto abbiamo indicato loro come ottenere rimborsi, partendo da quanto ha già messo a disposizione la Camera di Commercio di Bologna. Ma soprattutto abbiamo fatto vedere loro che CNA c’è e li sostiene”.

Così Andrea Balboni, Presidente CNA Area Terre d’Acqua, commenta la visita che insieme al Responsabile CNA dell’area Luca Corazza, ha effettuato presso le aziende Donatini Boccole, Meccanica Grandi, Officina Meccanica Fiori srl, Felsinea Packaging srl e Nuova Autogra srl nella zona industriale di Anzola.

Nelle aziende sono ancora visibili i segni lasciati dal fango che le ha inondate dopo che il torrente Lavino è esondato il 19 ottobre. La produzione è ripartita, ma c’è chi ha dovuto sospenderla per 15 giorni, chi non l’ha ancora a regime completo, chi deve impegnare i suoi addetti ancora a pulire il fango che si è insinuato sotto i macchinari.

Ecco alcune delle voci raccolte: “Se l’acqua e il fango fossero saliti solo di altri 10 centimetri, avrebbero danneggiato irreparabilmente le centraline che fanno funzionare i macchinari e a quel punto l’azienda si sarebbe dovuta fermare del tutto”. “C’è bisogno di nuove opere idrauliche, quelle attuali non bastano più a ricevere l’acqua quando cade violentemente come il 19 ottobre. C’è bisogno di casse di espansione per far defluire i torrenti quando diventano fiumi impetuosi. C’è bisogno di sistemare anche il sistema fognario”. “Abbiamo iniziato subito a lavorare, anche se a regime ridotto, per il morale: se non fossimo ripartiti subito, psicologicamente noi e i nostri dipendenti ne saremmo usciti ancora più distrutti”.

Per sostenere le imprese alluvionate CNA Bologna ha consegnato 15.000 euro alla raccolta lanciata da CNA Emilia-Romagna “Nel momento del bisogno”, alla quale partecipano tutte le CNA territoriali. Raccolta che prosegue fino al 31 gennaio del 2025: obiettivo arrivare a 150.000 euro complessivi.

Ricordiamo che chi volesse contribuire a sostenere le famiglie e le attività economiche colpite dall’alluvione può versare su questo conto corrente:

IBAN: IT53X0538702405000004290948

INTESTAZIONE: CNA EMILIA-ROMAGNA

SOTTO INTESTAZIONE: EMERGENZA ALLUVIONI EMILIAROMAGNA 24