immagine a corredo fornita dal Teatro Comunale di Modena

La creazione, ispirata dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano, e omaggio ai venti anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini, indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica: un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue più profonde contraddizioni ama i suoi figli, e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente.

Un percorso emozionale che parte dall’intimo, e che entra in una narrazione astratta e visiva, nell’intento di evocare storie di donne, madri e figlie, di compagne amate, cercate, perdute, desiderate, donne fatte di terra, di aria, di emozioni, di aspettative e delusioni. La regia, pensata per creare un’atmosfera essenziale, apparentemente scarna, vive di forti suggestioni visive all’interno dello spazio scenico, che muta continuamente al passo con le costruzioni fatte di corpi in perfetta armonia con i testi e la musica, sapientemente scolpiti da luci ed effetti visuali innovativi. “Cantare senza le parole è un tipo di espressione che mi è sempre venuta spontaneamente – dice il cantautore a proposito della canzone che dà titolo allo spettacolo -. Quando voglio esprimere davvero l’essenziale, qualcosa di forte, la parola diventa un filtro che razionalizza i pensieri. Per me è come recuperare le radici della passione, del sentimento, ed è proprio attraverso la passione che Napoli si è formata, con i suoi spiriti e i suoi fantasmi. Dobbiamo recuperare la nostra grande energia, perché quello di Napoli in fondo è un popolo anarchico, libero. Vorrei far ricordare la sua grande libertà creativa, e a chi apparteniamo veramente.”

La physical dance, ideata da Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini – peculiarità della loro compagnia, che sta ricevendo prestigiosi riconoscimenti nel mondo – è una tecnica che alterna costruzioni coreografiche evocative a momenti più etnici e spirituali. La colonna sonora è affidata ai grandi successi di Enzo Gragnaniello, eseguiti live in versione acustica, brani che l’autore ha scritto per se stesso e per grandi interpreti quali Roberto Murolo, Mia Martini, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, Ornella Vanoni e Arisa, oltre ad alcuni pezzi tratti dal nuovo album Lo chiamavano vient’ ‘e terra. I testi teatrali sono di Antonino Giammarino, le musiche originali di Enzo Gragnaniello sono arrangiate da Erasmo Petringa, con le coreografie di Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini.

Biglietti Da € 7 a € 20 salvo riduzioni
I biglietti si possono acquistare online, presso la biglietteria del Teatro, o telefonando allo 059 2033010. Info www.teatrocomunalemodena.it.