Era il 2015 quando con l’Accordo di Parigi gli stati assumevano l’impegno di ridurre l’emissione di gas serra e contenere l’innalzamento della temperatura sotto i 2° e – se possibile – sotto 1,5° rispetto ai livelli preindustriali. Da allora una serie di iniziative, hanno portato a costituire un quadro normativo europeo e italiano che prevede e incoraggia, tra le diverse misure finalizzate a raggiungere l’obiettivo, la costituzione di “Comunità Energetiche Rinnovabili”.
Grazie anche ad un finanziamento regionale, nel 2023 il Comune di Castel Maggiore ha avviato il percorso di costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile alla quale hanno aderito privati cittadini, aziende e realtà associative del territorio.
Oggi quel percorso giunge a compimento di un primo importante passaggio: il Consiglio comunale nella seduta del 16 ottobre 2024 ha approvato la delibera di costituzione dell’associazione denominata “Associazione comunità energetica rinnovabile di Castel Maggiore”, della quale fanno parte in qualità di soci fondatori una trentina di soggetti, tra cui il Comune di Castel Maggiore, ACER Bologna, il Centro sociale Pertini, due imprese, un condominio, privati cittadini.
La formazione della CER è il primo passo per trasformare Castel Maggiore in una città solare all’avanguardia, rendendola un modello di sostenibilità, inclusività e innovazione tecnologica, abbattendo le emissioni di CO2, consentendo di attuare prassi di coesione sociale, favorendo il risparmio e lo sviluppo economico del territorio locale.
E’ un’occasione per coinvolgere attivamente cittadini, aziende e istituzioni locali attraverso un innovativo modello di economia di prossimità basato sulla condivisione dell’energia rinnovabile; l’obiettivo principale è di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non quello di realizzare profitti finanziari: mediante la Comunità Energetica Rinnovabile è possibile produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e condividere l’energia elettrica e termica prodotta dagli impianti a fonte rinnovabile presenti sul territorio, consumando l’energia generata e accumulata, con notevoli risparmi in termini di costi per la fornitura dell’energia e per le altre voci di spesa di norma presenti in bolletta e introiti da incentivi che potranno essere destinati a scopi ambientali, sociali e di ricerca. Gli impianti, già progettati, sono dieci: i pannelli fotovoltaici saranno collocati principalmente su scuole e case ERP, ma anche sul cimitero comunale e sulla discarica ASA in via di Saliceto.
La riunione costitutiva della CER si terrà domani, 18 ottobre, mentre il 26 novembre alle 20.30 al Teatro Biagi D’Antona il progetto sarà presentato alla cittadinanza in un incontro pubblico.