Nel Consiglio Comunale di Correggio di venerdì 27 settembre si è votato una variazione di bilancio che prevede un significativo taglio di spesa corrente pari a 87.000 euro per il 2024. Questo taglio, deciso dal Governo con il decreto di luglio sulla spending review, segue una controversa decisione che ha sollevato critiche da parte della Conferenza Stato/ Città/ Autonomie Locali e dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Il Governo Meloni ha applicato un criterio di taglio che penalizza i Comuni più beneficiati dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Nonostante la qualità dei progetti e l’impegno per rispettare le scadenze, il Governo ha deciso di ridurre le risorse destinate agli Enti Locali. Questo criterio di fatto penalizza i Comuni più virtuosi, perché determina una diminuzione nel trasferimento dei fondi non solo per il 2024, ma anche per gli anni successivi: 88.100 euro per il 2025, 89.700 euro per il 2026, 89.900 euro per il 2027 e 90.000 euro per il 2028. Complessivamente, il Comune di Correggio si troverà a fronteggiare una riduzione di oltre 440.000 euro in 5 anni.
Secondo l’assessore Catellani “Il criterio che è stato usato è inconcepibile perché da un lato i Comuni si sono attivati per realizzare opere attraverso il Pnrr, oltre 5 milioni di euro per il Comune di Correggio, per poter pertanto ampliare la dotazione di servizi al cittadino e contemporaneamente si assiste alla riduzione dei trasferimenti per la spesa corrente, fattore che compromette di conseguenza la capacità degli Enti locali di incrementare e attivare nuovi servizi o addirittura di mantenere lo stesso livello per servizi essenziali come la manutenzione delle strade e del patrimonio, la cura del verde pubblico e il funzionamento delle scuole.
Si vanno a colpire nel vivo i servizi erogati direttamente ai cittadini dagli enti loro più vicini, i Comuni, che con il taglio vengono penalizzati maggiormente se hanno ricevuto fondi dal Pnrr. Questi tagli avranno una ripercussione nella predisposizione del bilancio previsionale 2025 di prossima stesura.”