E’ stato il Polo del Territorio di via Fratelli Rosselli ad ospitare questa mattina la tradizionale inaugurazione da parte della Provincia di Reggio Emilia dell’anno scolastico delle superiori, che vede sui banchi circa 23.000 studenti divisi in 1.027 classi. “Non l’inaugurazione del Polo, perché quella avverrà solo nel momento in cui avremo sistemato l’ultima sedia e l’ultimo banco nell’ultima aula a cantiere ultimato”, ha tenuto a sottolineare il presidente della Provincia Giorgio Zanni.
Con lui, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, anche la vicepresidente con delega all’Istruzione Elena Carletti, il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale XI Reggio Emilia Paolo Bernardi, l’assessore regionale Alessio Mammi, l’ex vicepresidente della Provincia, onorevole Ilenia Malavasi, e le dirigenti scolastiche di Motti e Zanell-Secchi, Elisa Moscatelli e Maria Sala, con le ex dirigenti Barbara Ghiarioni e Mariagrazia Braglia.
Già, perché la programmazione di questa nuova scuola – che per costi e dimensioni rappresenterà il principale istituto reggiano realizzato dal 1995, anno d’inaugurazione del liceo scientifico Aldo Moro – partì addirittura nel 2010, per essere poco dopo ostacolata dapprima dai provvedimenti di spending review poi dalla legge di riordino delle Province. A settembre 2019, finalmente, la posa della prima pietra, ma subito dopo il Covid 19 con il lockdown, le restrizioni e tutte le problematiche relative alla gestione dei cantieri durante la pandemia. Poi l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici dovuti anche alla guerra in Ucraina, che hanno inevitabilmente ritardato i tempi di realizzazione e fatto lievitare i costi dagli 11,7 milioni iniziali a circa 13. “Un aumento al quale nessun ente locale, ovviamente, sarebbe stato in grado di far fronte, per cui è stato necessario attendere l’intervento del Governo che con diversi provvedimenti, l’ultimo dei quali il Decreto Aiuti, ci ha permesso di attenuare l’impatto provocato su tutte le imprese dall’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici – ha ricordato il presidente Giorgio Zanni – Abbiamo insomma dovuto applicare il principio della resilenzia non solo per fronteggiare la pandemia, ma anche per uscire da una palude in cui pure questo cantiere, come tanti in Italia, rischiava di sprofondare, ma così non è stato grazie anche al lavoro dei nostri tecnici e delle imprese”.
Di fronte a tutte queste traversie, la Provincia non ha però arretrato di un passo e oggi – come aveva promesso negli ultimi sopralluoghi fatti in cantiere anche con docenti e studenti – ha consegnato i primi due piani di uno dei due corpi dell’istituto, ovvero il secondo e parte del terzo lotto. Circa 2.750 mq con 16 spazi didattici (13 aule e 3 laboratori) nei quali hanno iniziato l’anno docenti e 278 studenti del Motti: le 11 classi dell’indirizzo tecnico turistico (provenienti dalla sede via Filippo Re, dove libereranno spazi per il Chierici) e la classe 1^ del nuovo indirizzo liceale. Una scuola davvero bella, moderna, supertecnologica e luminosissima destinata in futuro ad ospitare anche classi dello Zanelli e tutto il Secchi, che libererà così spazi importanti al Polo scolastico di via Makallè.
Per dicembre 2024 la Provincia conta di ultimare il 3° lotto che prevede altri 1.370 mq più 492 mq di aula magna, che potrà essere utilizzata anche per iniziative culturali del quartiere, mentre per l’inizio dell’anno scolastico 2025/26 sarà disponibile anche il 1° lotto da 4.400 mq. Una volta ultimato, il nuovo Polo scolastico avrà un’area complessiva
di 9.000 mq con 31 aule (di cui 3 di sostegno), 18 laboratori e un’aula magna e sarà in grado di ospitare circa 1.100 studenti.
Il costo complessivo è di circa 13 milioni, di cui 8,5 di fondi ministeriali, 1,3 del Decreto Aiuti, 3,2 milioni della Provincia che si è fatta carico anche di 130.000 euro di arredi. Davanti al nuovo Polo, Comune e Agenzia per la Mobilità hanno poi realizzato, per un costo di 427.000 euro, anche un ampio e comodo terminal appositamente dedicato ai mezzi pubblici che consente salita e discesa ai ragazzi in tutta sicurezza.
Il nuovo polo sarà di classe energetica A o superiore, grazie alla qualità e sostenibilità dei materiali utilizzati, alla coibentazione esterna, agli impianti di ricambio dell’aria, agli infissi e a un impianto fotovoltaico sul tetto da ben 70 kw. L’aula magna, che è stata progettata successivamente e dunque dopo l’entrata in vigore della nuova normativa energetica, è invece classificato come Nzeb (Nearly Zero Energy Building), ovvero è un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima.
CERIMONIA DI APERTURA DELL’A.S. 2024/2025
Da oggi diventa operativo il nuovo Polo scolastico del Territorio di via Fratelli Rosselli grazie al (quasi) completamento del 2° lotto (piano terra e primo piano – circa 2.350 mq – restano da completare le facciate e alcuni punti relativi a sistemazioni e allacciamenti esterni) e di parte del 3° lotto (quella di completamento del primo piano: circa 400 mq)
Vi troveranno posto docenti e 278 studenti del Motti e precisamente:
le 11 classi dell’indirizzo tecnico turistico (provenienti dalla sede via Filippo Re,
dove libereranno spazi per il Chierici)
la classe 1^ del nuovo indirizzo liceale
I circa 2.750 mq da oggi disponibili prevedono 16 spazi didattici: 13 aule e 3 laboratori (informatico, già allestito; immersivo – ovvero con megaschermo su più pareti – in fase di allestimento; e sensoriale – per le degustazioni dell’alberghiero – in arrivo)
Il costo (solo 2° lotto) è di 3,2 milioni
TEMPI E COSTI
La posa della prima pietra è stata all’apertura dell’anno scolastico 2019/20. Dapprima il Covid 19 con il lockdown, le restrizioni e tutte le problematiche relative alla gestione dei cantieri durante la pamdemia, poi l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici dovuti anche alla guerra in Ucraina, hanno inevitabilmente ritardato i tempi di realizzazione. I costi sono infatti lievitati dagli 11,7 milioni iniziali a quasi 15. “Un aumento al quale nessun ente locale, ovviamente, sarebbe stato in grado di far fronte, per cui è stato necessario attendere l’intervento del Governo che con diversi provvedimenti, l’ultimo dei quali il Decreto Aiuti, ci ha permesso di attenuare l’impatto provocato su tutte le imprese dal l’aumento eccezionale dei prezzi dei materiali da costruzione, carburanti e prodotti energetici”, spiega il presidente Giorgio Zanni. Oltre alle somme stanziate dal Decreto Aiuti, il progetto prevedeva fondi ministeriali per poco più di 8,5 milioni.
Per dicembre 2024 la Provincia conta di ultimare il 3° lotto che prevede altri 1.370 mq (oltre ai 400 già disponibili oggi) più 492 mq di aula magna, che potrà essere utilizzata anche per iniziative culturali del quartiere.
Per l’inizio dell’anno scolastico 2025/26 si conta infine di ultimare il 1° lotto da 4.400 mq.
IL NUOVO POLO NEL COMPLESSO
Una volta ultimato, il nuovo Polo scolastico avrà un’area complessiva
di 9.000 mq con 31 aule (di cui 3 di sostegno), 18 laboratori e un’aula magna
e sarà in grado di ospitare circa 1.100 studenti
Per costi e dimensioni rappresenterà il principale istituto reggiano realizzato dal 1995,
anno di inaugurazione del liceo scientifico Aldo Moro.
Ospiterà l’istituto per geometri Secchi (che ha preferito non trasferirsi già ora, liberando così spazi importanti anche al Polo scolastico di via Makallé che ospita ogni giorno 5.000 persone) appunto parte del Motti e dello Zanelli che si occupano, anche dal punto di vista agrario o eno-gastronomico, delle tematiche legate al territorio.
ASPETTI ENERGETICI/AMBIENTALI
Il nuovo polo sarà di classe energetica A o superiore, grazie alla qualità e sostenibilità dei materiali utilizzati, alla coibentazione esterna, agli impianti di ricambio dell’aria, agli infissi e a un impianto fotovoltaico sul tetto da ben 70 kw. L’aula magna, che è stata progettata successivamente e dunque dopo l’entrata in vigore della nuova normativa energetica, è invece classificato come Nzeb (Nearly Zero Energy Building), ovvero è un edificio ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una quantità di energia davvero minima.
TERMINAL BUS
Appositamente dedicata ai mezzi pubblici, l’opera è stata finanziata con il contributo della Regione Emilia-Romagna e dell’Agenzia per la Mobilità insieme al Comune di Reggio, che lo ha realizzato.
Costi sostenuti: 427.000 €
CHI HA LAVORATO
Progetto Rosselli 2° lotto:
- Architettonico: arch. Lorenzo Villa (RE)
- Strutture e Impianti: CAIREPRO (RE)
- CSP: Gianfranco Gaudenzi (BO)
Direzione Lavori: ing. Paolo Genta di CAIREPRO (RE)
Esecuzione Lavori: S.A.R.E.P. Srl di Roma (2° lotto) e Gr.An. Appalti Italia srl di Caserta (3° lotto)
Personale PROVINCIA di REGGIO EMILIA
Dirigenti: ingegner Valerio Bussei, ingegner Azzio Gatti
RUP: architetto Raffaele Aliperti
L’ISTITUTO “MOTTI”
L’Istituto “Motti” offre tre indirizzi di studio: l’indirizzo professionale “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”, l’indirizzo tecnico economico “Turismo” e il nuovo indirizzo di liceo delle scienze umane “Opzione economico sociale” con curvatura in “Scienze e cultura della gastronomia”.
Le classi funzionanti nell’a.s. 2024/2025 saranno 47, per un totale di 969 studenti (dato aggiornato a luglio 2024).
L’Istituto può contare su quattro sedi scolastiche:
- via Gastinelli,
- via Cialdini (attualmente oggetto di un intervento di rifunzionalizzazione e miglioramento sismico del valore di € 3,5 milioni),
- via Fogliani (sede messa a disposizione dal Comune di Reggio Emilia fino al termine del cantiere di via Cialdini ),
- nuova sede di via Rosselli.
La dirigente scolastica è la prof.ssa Elisa Moscatelli, appena incaricata in seguito al pensionamento della dirigente scolastica prof.ssa Barbara Ghiaroni.