Nel pomeriggio del 22 agosto scorso, nei presi di un bar di Scandiano un uomo, complice anche l’uso smodato di bevande alcoliche, prima si è dimostrato molesto e poi minaccioso nei confronti dei clienti del bar. Inizialmente l’intervento dei carabinieri aveva sortito effetto, l’uomo sembrava si fosse tranquillizzato, poi, gli stessi carabinieri, dopo averle provate tutte per calmarlo, si sono visti costretti a utilizzare lo spray al peperoncino in dotazione per contenerne la forza e ricondurlo a fatica alla ragione. Con le accuse di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato alla Procura reggiana, un 43enne abitante in paese.
L’origine dei fatti il pomeriggio del 22 agosto scorso, quando poco dopo le 15.00 una pattuglia dei carabinieri di Scandiano, su input dell’operatore in servizio al 112 allertato da un dipendente, intervenivano presso un bar del paese dove era stato segnalato un uomo che, probabilmente complice l’uso smodato di alcolici, disturbava la clientela. Sul posto i militari raggiungevano l’uomo, già noto ai carabinieri per un’analoga richiesta di qualche ora prima, che bonariamente veniva invitato dagli operanti ad allontanarsi dal bar e fare rientro a casa, dove gli stessi lo accompagnavano. L’uomo all’interno della sua abitazione si tranquillizzava ma, appena i militari lasciavano l’abitazione, usciva dirigendosi minacciosamente verso il bar e cercando di aggredire un cliente. Data la prestanza fisica dell’uomo che, nonostante i reiterati inviti non ascoltava più i carabinieri rendendosi peraltro aggressivo, i militari utilizzavano lo spray in dotazione che rendeva innocuo l’uomo, in modo tale da poterlo affidare al personale sanitario. Sul posto, dopo alcuni minuti giungeva in supporto altra pattuglia e personale medico del 118 che conducevano il 43enne in ospedale per i dovuti controlli sanitari. All’interno del pronto soccorso l’uomo, rivolgendosi ai carabinieri, li minacciava di future conseguenze, per poi lasciarsi affidare alle cure mediche. Alla luce dei fatti l’uomo veniva denunciato in stato di libertà.
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.