Una tradizione alla quale molti italiani e anche tanti modenesi non rinunciano: la conserva di pomodoro fatta in casa. Agosto è da sempre il mese ideale per produrre la conserva e Fiesa Confesercenti Modena invita i consumatori ad acquistare e scegliere pomodoro italiano e locale, da sempre simbolo di qualità ed eccellenza. Se si sceglie invece la conserva già pronta, il consiglio, anche in questo caso, è di scegliere un prodotto italiano, diffidando da quelle confezioni che contengono pomodoro cinese.

Purtroppo le tensioni internazionali si riflettono anche sugli scaffali dei negozi alimentari soprattutto per quanto riguarda alcuni prodotti tipici del made in Italy come il pomodoro.

Secondo le stime mondiali del “World Processing Tomato Council”, l’Italia si conferma al terzo posto nella classifica mondiale come produttore, dopo Usa e Cina, con oltre 5milioni di tonnellate lavorate di pomodoro e al primo posto in Europa.

“L’Italia – afferma Daniele Mariani, Presidente Provinciale Fiesa Confesercenti Modena – è da sempre un importante produttore per quanto riguarda il pomodoro. Tuttavia nel 2023 la Cina ha aumentato in modo determinante la propria produzione di pomodoro e per il 2024 prevede di diventare il primo produttore mondiale di pomodoro. Altro fattore di allarme è che l’Europa si avvicina al raddoppio delle importazioni di concentrato di pomodoro cinese. In questo modo si penalizzano i prodotti di qualità realizzati in modo etico, sostenibile e con una corretta remunerazione. A questi fattori si aggiungono anche i criteri di sicurezza che non sono paragonabili in termini di pesticidi, ogm, tracciabilità e sostenibilità a quelli europei e italiani. L’importazione di questi prodotti quindi, oltre a recare un danno all’ambiente e alla salute pubblica, alimenta anche la concorrenza sleale”.

“Il consumatore deve prestare molta attenzione al momento dell’acquisto di prodotti a base di pomodoro come la conserva. È fondamentale per la passata di pomodoro, una delle conserve fatte in casa della tradizione, rifornirsi dal commerciante di ortofrutta di fiducia, dove si può trovare materia prima italiana, sicura e di alta qualità, oltre che avvalersi della consulenza di un professionista al momento della scelta” conclude Mariani.