Il virus West Nile viene oggi definito endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra regione e in tutte quelle del bacino padano. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare (in questo caso si parla di zanzara comune, la culex simplex e non la tigre che trasmette altre malattie) ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone, a differenza di ciò che avviene per altre arbovirosi, come ad esempio la Dengue.
Per questo motivo a differenza dei protocolli in essere per quanto riguarda i casi di Dengue e altri virus trasmissibili dalle zanzare, non sono prescritte nei piani arbovirosi specifiche disinfestazioni nell’area di residenza del paziente. Gli interventi adulticidi, infatti, vanno eseguiti rispettando scrupolosamente le indicazioni ministeriali e regionali, per non incorrere nel rischio di sviluppare specie resistenti. E’ bene ricordare anche il fatto che i trattamenti con prodotti adulticidi, soprattutto se effettuati in modo ripetuto e non mirato, comportano rischi non irrilevanti di tossicità sia per le persone, che per animali domestici ed altri insetti da preservare (api). Un trattamento adulticida generalizzato non è quindi consigliabile per la stessa sicurezza della popolazione, ma in presenza delle condizioni di rischio che lo giustificano può essere effettuato in modo mirato sia rispetto alla presenza di soggetti fragili (interventi nei pressi di strutture sanitarie e socio-assistenziali), sia per particolari manifestazioni che comportino il ritrovo di molte persone in orario serale, come previsto dalle indicazioni del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi.
Attualmente il nostro territorio è classificato a Livello di rischio 2 per West Nile, con conseguente messa in atto di azioni specifiche come interventi comunicativi incentrati sull’opportunità di proteggersi da punture delle zanzare e l’attivazione dei controlli sulle donazioni di sangue. Inoltre, i Comuni sono tenuti a proseguire l’ordinaria attività di disinfestazione in area urbana e i soggetti (pubblici o privati) gestori di manifestazioni che comportano il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto sono tenuti ad effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi.
Per quanto riguarda le azioni in essere in seguito all’aumento dei casi, dunque, il livello di rischio per West Nile è costantemente monitorato e, qualora si verifichino le condizioni per il passaggio ad un livello di rischio superiore, la Regione lo comunica immediatamente ad Aziende Sanitarie e Comuni, in modo che mettano in atto le azioni di propria competenza. Dal 2009 i dati della rete di monitoraggio predisposta in Emilia-Romagna, oltre a determinare la densità dell’insetto vettore, vengono infatti utilizzati anche per stimare il rischio sanitario tramite l’utilizzo di modelli epidemici e i conseguenti interventi. Una rete che negli anni è stata progressivamente migliorata attraverso la valorizzazione del ruolo svolto in termini di coesione dagli enti locali, volto al “fare sistema”; l’introduzione di procedure di controllo di qualità e validazione del dato di monitoraggio; l’interpretazione dei dati raccolti per la comprensione dei fenomeni in atto; l’impiego della rete per la precoce individuazione di eventuali altre specie di zanzare invasive; il suo utilizzo per meglio indirizzare le attività di contrasto in campo.
Quanto al contatto col virus, se pure di solito generi un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può causare la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate come l’uomo deceduto a Carpi nei giorni scorsi, si può purtroppo arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti. Si ricorda dunque nuovamente a tutti i cittadini la necessità di proteggersi costantemente secondo le indicazioni più volte fornite dall’Azienda sanitaria e riportate anche nel portale regionale www.zanzaratigreonline.it.