Meno burocrazia, per una migliore qualità della vita del paziente, a partire da chi vive in condizioni mediche croniche o gravi, e magari in aree remote o disagiate.
La Regione Emilia-Romagna, che ha approvato il provvedimento con una delibera di Giunta, dà la possibilità di aumentare sino a 36 mesi la durata del piano terapeutico (attualmente invece dura 1 anno), e quindi di rinnovare in modo automatico l’autorizzazione amministrativa necessaria per l’utilizzo di alcuni dispositivi medici monouso erogati in regime di assistenza integrativa: quelli indispensabili per la gestione delle stomie e dell’incontinenza, sia urinaria che fecale.
Potranno beneficiare del rinnovo automatico per un arco di tempo massimo di 3 anni gli assistiti in condizioni clinico-terapeutiche ritenute irreversibili e/o non modificabili nel tempo (ad esempio portatori di stomia definitiva, con mielolesione o resezione vescicale). Su mandato dell’assessorato alle Politiche per la salute, spetterà alle Aziende sanitarie individuare i criteri per la candidatura dei pazienti, in base alle loro patologie croniche e all’utilizzo, in questa prima fase, dei seguenti dispositivi medici: ausili assorbenti per l’urina; dispositivi medici per stomia; dispositivi medici per incontinenza fecale; cateteri vescicali ad intermittenza; cateteri vescicali a permanenza; condom per urina e raccoglitori di urina. Le stesse Ausl, tenuto conto della propria autonomia organizzativa, dovranno anche definire, oltre alle modalità per l’individuazione dei pazienti, l’accesso al percorso e le tempistiche di attivazione.
“Un provvedimento concreto- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- che risponde a una duplice esigenza: semplificare, e quindi speriamo anche migliorare, la qualità di vita dei pazienti, e dare risposte nuove e rapide a una popolazione anziana in costante aumento e con sempre maggiori bisogni legati alla cronicità. Inoltre- aggiunge Donini- come ulteriore azione di semplificazione, abbiamo dato mandato alle Aziende sanitarie di attivare entro il 2024 il processo di informatizzazione dei piani terapeutici, con riferimento alle fasi di prescrizione, autorizzazione ed erogazione dei dispositivi medici monouso. Per una sanità sempre più attenta alle esigenze dei cittadini e capace di rispondere ai nuovi bisogni di cura e assistenza”.
La delibera approvata dalla Giunta introduce dunque la possibilità del rinnovo automatico fino a 36 mesi dell’autorizzazione amministrativa alla fornitura dei dispositivi medici: si tratta dell’azione successiva alla prescrizione del piano terapeutico, necessaria per la dispensazione degli stessi dispositivi. Un aspetto cruciale nella gestione delle condizioni mediche croniche o gravi, perché per i pazienti la rimodulazione della durata garantisce la disponibilità dei dispositivi di cui hanno bisogno in modo tempestivo e continuo e può essere particolarmente utile per chi vive in aree più disagiate del territorio.
Proprio per monitorare i processi e supportare le azioni necessarie all’omogeneizzazione in tutta l’Emilia-Romagna delle procedure utili nei percorsi dell’assistenza integrativa, l’assessorato alle Politiche per la salute avvierà un tavolo di lavoro regionale, multidisciplinare, che coinvolga le Aziende sanitarie e le associazioni dei pazienti; ulteriore tassello di semplificazione, la richiesta alle Ausl di attivare entro il 2024 il processo di informatizzazione dei piani terapeutici, con riferimento alle fasi di prescrizione – autorizzazione – erogazione dei dispositivi medici monouso.