Sarà un evento speciale, il 21° Raduno ufficiale degli ‘Spiriti Liberi’, ovvero l’evento dedicato agli appassionati della musica del cantautore emiliano, provenienti da tutta Italia.

Il concerto è intitolato CREEDENCE & CHAIRS REVIVAL, proprio perchè sul grande palco dell’Arena Riserva Rossa saranno omaggiate le canzoni della celebre band americana ‘Creedence Clearwater Revival’ del grande John Fogerty, e verranno riproposti anche brani dei Rocking Chairs, lo storico e tuttora amatissimo gruppo che Graziano Romani fondò agli inizii degli anni 80. Ovviamente nello show verrà proposto anche qualche brano tratto dal recente e acclamato album ‘Still Rocking’ (il 18° della corposa discografia del cantautore), che ha ottenuto un lusinghiero successo di pubblico e critica, e che un paio di mesi fa è stato pubblicato anche in una splendida versione LP in vinile.

GRAZIANO ROMANI 

Quattro dischi per Romani con i Rocking Chairs, indimenticata rock band “all’americana” degli anni Ottanta che ebbe vita fino all’inizio della carriera solista, avviata nel 1993 con un lavoro per la Warner. Dopo l’avventura con la superband Megajam 5 (1997), il rocker emiliano, voce potente dalle sfumature soul, ha infilato una poderosa serie di dischi, alternando l’italiano all’inglese, concedendosi anche diversi excursus nel mondo del fumetto, per cantare le gesta di eroi come Tex, Zagor, Mister No, e Diabolik. Diciassette album in trent’anni raccontano una storia quasi unica, un condensato di passione, costanza e affetto per le radici del cantautorato italiano e per la scuola dei songwriter americani che più hanno influenzato questo artista indomito. Lo dimostrano i due tributi a Bruce Springsteen pubblicati nel 2001 e nel 2017 e il recente omaggio alla voce dei Nomadi Augusto Daolio (2020).

Still Rocking, uscito il 9 giugno, è tante cose. Porta il numero 18, quello che nella vita significa l’emancipazione ma che in questa carriera solista arriva dopo ogni genere di esperienza, compreso il doppio album live (Vivo Live) che nel 2015 seppe, caso unico nella lunga discografia di questo autore, combinare i due idiomi – l’italiano e l’inglese – con i quali Romani si esprime in studio e sui palchi dal lontano 1987. Quello fu l’anno di New Egypt, l’esordio dei reggiani Rocking Chairs, la band che in quei giorni parlava la stessa lingua dei Del Fuegos, di Mellencamp e di Springsteen, un rock USA che nel nostro paese ha un certo seguito. Da quelle parti, filtrando anche il tanto che è passato sotto ai ponti da allora, intende tornare questo disco. C’è una Rickenbacker in copertina: è una chitarra che rimanda alle stagioni del folk rock americano e dei Byrds ma anche al dinamico e potente linguaggio di Tom Petty & the Heartbreakers, qui ricordati con “No reason to cry”, l’unica cover del disco. Per chi conosce la storia della prima band di Romani, tutto riporta all’immagine di Freedom Rain, disco del 1989 che inaugurò la fruttuosa collaborazione con tanti musicisti americani, da Elliott Murphy a Sonny Landreth e gli Uptown Horns.

Oggi è il tempo di rivivere quel sound e quelle vibrazioni giovani. Le canzoni di Still Rocking – sette di nuova composizione, tre raccolte dal repertorio dei Rocking Chairs e rilette con affetto e saggezza, più la cover di Petty – possiedono l’impatto di allora (a suonarle, oltre ai fidi Lele Cavalli, Nick Bertolani e Follon Brown ci sono Max Marmiroli e Franco Borghi, sax e tastiere che erano con Romani nei Chairs) e tutto il sapore dell’esperienza maturata da Graziano nel suo lungo viaggio con quella iconica chitarra Rickenbacker appesa al collo.