Buono l’avvio dei saldi estivi nella nostra città e in provincia, anche se i comportamenti degli acquirenti confermano che la crisi dei consumi non è affatto superata. Lo rileva l’indagine realizzata da Confesercenti Emilia-Romagna sulle imprese del settore calzature/abbigliamento della regione, che ha coinvolto anche numerosi negozi della provincia di Modena: è importante sottolineare che i saldi estivi incidono per quasi il 20% del volume d’affari complessivo di questi negozi.
Dalle risposte fornite dalle imprese del territorio modenese emerge un andamento positivo delle vendite per il 79% degli intervistati: il 46% ha dichiarato vendite stabili rispetto a quelle registrate nei primi giorni di saldi del 2023, mentre per un 33% le vendite sono in aumento (solo il 21% segnala una diminuzione). Per il 70,8% dei negozianti intervistati lo sconto maggiormente praticato è stato del 30%, mentre solo una minima parte del campione (l’8,4%) ha iniziato le svendite con sconti superiori.
Sono “cult” intramontabili quelli in cui hanno investito maggiormente i modenesi approfittando dei ribassi di stagione: abiti, vestiti, camicie e completi sia da uomo che da donna, t-shirt – in particolare polo e magliette sportive – mentre per gli acquisti al femminile sono molto ricercate calzature e capi in tessuti estivi come lino o seta.
“I saldi di fine stagione rimangono tra gli eventi commerciali più apprezzati per il comparto moda, anche se l’eccesso di promozioni e pre-saldi praticate dalle piattaforme delle vendite online ne hanno ridotto l’impatto. Per questo sono sempre più urgenti normative che rendano più equa la concorrenza fra negozi fisici e piattaforme online – sottolinea Giulio Po, Vicepresidente Fismo Confesercenti Modena – “I nostri negozi sono ancora ben forniti di articoli e ci aspettiamo per i prossimi giorni un incremento delle vendite per recuperare quella liquidità necessaria alla gestione delle nostre imprese in quanto Il settore continua comunque a risentire in modo pesante della crisi dei consumi e dell’aumento dei costi di gestione. Ci auguriamo che nelle prossime settimane molti consumatori scelgano di cogliere le opportunità messe a disposizione dei tanti negozi di vicinato della nostra provincia”, conclude Po.