Le eccellenze agroalimentari della Food Valley dell’Emilia-Romagna tornano alla conquista del mercato nord-americano.

La Regione Emilia-Romagna, per il terzo anno consecutivo, partecipa con un proprio stand al Summer Fancy Food Show di New York, la più importante manifestazione dedicata alle specialità alimentari del Nord America, giunta alla 68/esima edizione, in corso di svolgimento dal 23 al 25 giugno presso lo Javits Center a Manhattan.

Un evento di primaria importanza per gli operatori del settore agroalimentare di oltreoceano, che ogni anno attira migliaia di produttori, acquirenti, intermediari, distributori e altri professionisti per tre giorni di scoperta delle tendenze, networking e opportunità promozionali e commerciali. E un’occasione strategica per promuovere e consolidare la presenza commerciale delle aziende emiliano-romagnole negli Usa.

Il Summer Fancy Food è la nuova tappa della missione istituzionale della Regione con la delegazione, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi, composta da oltre 30 operatori del settore, fra cui 8 consorzi di tutela e diverse imprese agroalimentari regionali.

E proprio Bonaccini e Mammi hanno inaugurato ieri lo stand della Regione Emilia-Romagna, un momento arricchito dall’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano griffata ‘Emilia-Romagna Food Valley’. Presenti anche l’ambasciatrice italiana Mariangela Zappia, il console generale Fabrizio Di Michele e il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli.

“In Emilia-Romagna il cibo non è mai solo legato al prodotto enogastronomico- affermano Bonaccini e Mammi-, ma è storia, tradizione, cultura. Come insegna l’Artusi, vera e propria bibbia enogastronomica conosciuta in tutto il mondo, cibo significa conoscenza, ricerca e relazioni, un vero e proprio prodotto culturale, di cui l’Emilia-Romagna è ricchissima. Le Dop e Igp della Food Valley emiliano-romagnola rappresentano circa il 40% della produzione nazionale, e costituiscono un’esperienza qualitativa straordinaria, possibile grazie al lavoro di un sistema di imprese che raccontano la nostra identità e garantiscono centinaia di migliaia di posti di lavoro. Oggi siamo qui, al fianco di queste realtà, per consolidare e far crescere il nostro posizionamento in un mercato molto importante per il nostro export e sempre più interessato al valore dei nostri prodotti a qualità regolamentata”.

Anche quest’anno, dunque, la Regione Emilia-Romagna parteciperà all’esposizione con un ruolo da protagonista, potendo contare su un biglietto da visita che vanta 44 prodotti Dop e Igp, eccellenze riconosciute in tutto il mondo per la loro qualità, tipicità e valore culturale, che ne fanno la regione leader a livello europeo nel campo dei prodotti alimentari certificati. Tra gli obiettivi: valorizzare le produzioni a qualità regolamentata, potenziare il brand Emilia-Romagna e intraprendere azioni di comunicazione e promozione per favorire l’export.

La presenza della Regione Emilia-Romagna alla fiera sarà caratterizzata da un programma articolato e innovativo, indirizzato a garantire massima visibilità e coinvolgimento dei partecipanti. Le attività proposte saranno realizzate nell’ambito del programma “MadeinER-Nordamerica 2024”, gestito dal settore organizzazioni di mercato, qualità e promozione della direzione Agricoltura, Caccia e Pesca, in collaborazione con Art-ER, Unioncamere Emilia-Romagna e Apt servizi.

 

I numeri della Food Valley dell’Emilia-Romagna

Il comparto agroalimentare della nostra regione nel suo complesso vale 34 miliardi di euro, il valore della sola produzione a indicazione geografica in Emilia-Romagna è di quasi 4 miliardi di euro, pari al 40% circa del totale nazionale. Nonostante le avversità legate alle conseguenze dell’alluvione, la produzione agricola e agroalimentare è salita anche nel 2023 con una crescita del 2,2%, e con l’aumento dei posti di lavoro. In Emilia-Romagna l’agricoltura impiega circa 70/80 mila occupati, mentre il settore agroalimentare nel suo complesso ha centinaia di migliaia di addetti. Si tratta di un sistema produttivo che svolge un ruolo importante anche nel mantenimento dell’attività economica e sociale nelle zone rurali favorendo l’equilibrio territoriale a livello regionale.

L’agroalimentare è la seconda voce di export dell’Emilia-Romagna dopo la meccanica e la meccatronica. Complessivamente nel 2023 il totale delle esportazioni del settore ha superato gli 11 miliardi di euro, circa il 18% di quanto venduto nel nostro Paese fuori dai confini nazionali. I partner principali sono Germania, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna.

Per quanto riguarda i soli Stati Uniti anche nel 2023 l’export agroalimentare è cresciuto, con un valore superiore agli 815 milioni di euro, l’1,87% in più rispetto al 2022 e il 48,4% in più rispetto al 2019, quando il valore totale delle esportazioni agroalimentari verso gli USA era pari a 549 milioni di euro.