Davide Zanichelli, Leonello Guidetti, Marco Massari, Maurizio Corradini, Giorgio Zanni

La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta il programma della prossima stagione espositiva che prevede un intervento artistico permanente e tre mostre in apertura nei mesi di settembre, ottobre e dicembre.

Il quattrocentesco Palazzo da Mosto ospiterà, dal 21 settembre al 24 novembre 2024, la retrospettiva dedicata a Luciano Bertoli, per la prima volta nella sua città dopo la scomparsa avvenuta nel 2021, con Frattempo. Le curve di Mandelbrot, a cura di Martina Corgnati. Il titolo fa riferimento ad una delle serie principali presenti in mostra e comprende opere che evidenziano lo spiccato interesse per le scienze esatte dell’artista, da sempre “attratto visivamente dal groviglio cosmico delle particelle subnucleari”. Il corpus principale dell’esposizione, volta a riscoprire la personalità inquieta di Luciano Bertoli è composto dai dipinti denominati, appunto, Frattempo. Le curve di Mandelbrot, realizzati dalla seconda metà degli anni Novanta all’inizio del Duemila e rimasti sostanzialmente inediti. Il percorso espositivo è completato da alcune opere precedenti – dipinti, sculture, grafiche, disegni e assemblaggi – per presentare al pubblico le componenti essenziali di un percorso sperimentale nei materiali e nelle tecniche e sempre sostenuto da una genuina curiosità per il mondo delle macchine e della tecnica. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale con un testo critico di Martina Corgnati.

Ai Chiostri di San Pietro, nelle sette sale affrescate e nella sala delle Colonne, sarà aperta l’11 ottobre e fino al 9 febbraio, la mostra Another Step, a cura di Marina Dacci, dedicata a David Tremlett attraverso una settantina di opere – disegni e collage realizzati dal 1969 al 2023 – legate a una specifica produzione in studio e per lo più mai esposte. L’esposizione affiancherà The Organ Pipes, l’intervento artistico permanente all’Ex Caffarri, uno tra i più grandi che Tremlett abbia mai realizzato, sui 13 silos e la facciata dell’edificio per creare il segno visibile di un luogo completamente rigenerato dedicato alla formazione e all’aggregazione di comunità. Il catalogo, edito da gli Ori, documenterà sia l’installazione permanente che la mostra con contributi di Marina Dacci e di Luca Massimo Barbero.

Dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025 riapre Palazzo da Mosto per Davide Benati che, dopo le mostre ai Musei Civici (1992) e a Palazzo Magnani (2003), torna ad esporre nella sua città natale, presentando una panoramica del suo intero percorso artistico, ormai quarantennale, attraverso opere storiche e inedite. La personale, dal titolo Encantadas, si apre con la produzione dei primi anni Ottanta, che ha dato notorietà a Benati: acquarelli di grande formato su carta di riso di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. La mostra presenta poi una scelta di opere realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio: grandi tele con le quali l’artista si è presentato anche alla Biennale di Venezia. Il percorso, che si compone di circa cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell’artista, si conclude con una serie di grandi trittici inediti, che testimoniano la continuità dell’ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore. Completano la mostra alcune composizioni di carte e i taccuini di viaggio: appunti privati che si trasformano in studi per i grandi dipinti in esposizione. Curata da Walter Guadagnini, l’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore.

Parallelamente all’annuncio della nuova stagione espositiva, viene presentato il bilancio economico 2023 della Fondazione Palazzo Magnani, attraverso gli interventi del presidente Maurizio Corradini e del direttore Davide Zanichelli.

Il 2023 è stato un anno record per la Fondazione Palazzo Magnani, sotto tutti i punti di vista. Certamente da un punto di vista della quantità dei progetti realizzati: la conclusione della mostra L’arte inquieta, poi il festival Fotografia Europea, a seguire Internazionale Kids, Reggionarra, Restate, Welcome Storie e poi la grande stagione espositiva autunnale con Felicitazioni! CCCp – Fedeli alla linea. 1984-2024 e Marionette e Avanguardia.

Su un totale ricavi di 2.910.000 euro (+58%), oltre 868.000 euro sono stati i ricavi da mostre (+21%) e 241.000 euro le donazioni in regine di Art Bonus, che portano a oltre 618.000 euro i ricavi da “Altri soggetti” (+309%). Tale importante strumento si aggiunge da quest’anno ai programmi di sponsorship e partnership già attivi e che hanno consentito di ampliare il numero dei sostenitori privati.