“Dobbiamo far cambiare idea a chi, in maniera vergognosa e intollerabile per la storia dell’Emilia-Romagna, ci ha informati del taglio di 300 dipendenti diretti e di 50 somministrati. Convocheremo nei prossimi giorni il tavolo regionale, come richiesto dalle organizzazioni sindacali. Stiano unite le istituzioni, ho già pronta la lettera per il Ministero. Quello che è accaduto non è tollerabile, non vedo l’ora di guardali negli occhi”.

Così il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è intervenuto sotto il sole sferzante della bassa modenese, davanti ai cancelli della Mozarc Medical ex Bellco di Mirandola e ad oltre cinquecento lavoratori e lavoratrici, sostenuti dall’affetto e dalla solidarietà della Provincia di Modena (rappresentata dal Vicepresidente Gian Carlo Muzzarelli), della consigliera regionale Palma Costi, del segretario nazionale Filctem Cgil Ugo Cherubini, del leader Cisl Emilia Romagna Filippo Pieri e dei Sindaci di tutto il territorio, con la fascia tricolore indosso: Mirandola, Medolla, Concordia, Finale Emilia, Cavezzo, San Possidonio e Camposanto.

Ecco la dimostrazione, se mai ne servisse una, che la lotta per la salvezza dei 350 di Mozarc non è solo una grande questione sindacale ma un impegno vitale per il futuro dell’intero distretto europeo del biomedicale.

Bonaccini, introdotto dai segretari generali confederali Daniele Dieci (Cgil Modena) e Rosamaria Papaleo (Cisl Emilia Centrale) e interrotto da cinque applausi, ha spiegato che “non possiamo immaginare che una multinazionale come questa non sia in grado di organizzare il rinnovo del processo produttivo, necessario per garantire che venga lasciata la dignità del lavoro a tutti quanti. Siamo disponibili a qualsiasi discussione e trattativa, ma ritirino immediatamente la decisione di lasciare a casa i lavoratori. Questa terra dodici anni fa venne martoriata dal terremoto, oggi ci sono più posti di lavoro e più imprese di prima. Chi ha ricevuto non può pensare di lasciare indietro nessuno”.

E per questo Bonaccini punta ancora e ancora sul leit motiv di questa vertenza richiesto a gran voce dai sindacati: procedere uniti, portando la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici Mozarc all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale.

 

IL SOSTEGNO FORTE E COMPATTO DEL TERRITORIO

“Ringraziamo, a nome di tutti i lavoratori e le lavoratrici, il Presidente Bonaccini per aver portato non solo parole ma impegni precisi, schierando senza esitazioni il peso decisivo della Regione. Impegni che chiamano anche Confindustria ad una scelta di campo netta, se davvero condividiamo il senso del concetto di responsabilità sociale – commentano Lisa Vincenzi di Filctem Cgil Modena e Alberto Suffritti di Femca Cisl Emilia Centrale –. Ora si lavora per la convocazione rapida del tavolo regionale che metterà per la prima volta a confronto impresa e parti sociali. Convocazione che si sta definendo in un clima eccezionale di solidarietà e di sostegno forte, trasversale e compatto di tutto il territorio, che ha compreso benissimo come la nostra lotta è la lotta per il futuro di tutte e tutti”.

 

SABATO GRANDE CORTEO A MIRANDOLA

Intanto, Filctem e Femca annunciano che sabato mattina è previsto un grande corteo che muoverà dalla stazione delle corriere verso piazza della Costituente. Sfileranno i lavoratori e le lavoratrici Mozarc e si annuncia l’arrivo di un gran numero di persone dalle imprese di tutto il territorio. Sul palco della piazza è previsto l’intervento dei sindaci del comprensorio