E’ stata una breve visita, ma davvero significativa e toccante, quella del Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro che, dopo essere venuto a conoscenza di una lettera pubblicata dalla delegata CRI di Castel di Casio Elisa Berti, scritta con il cuore dopo la tragedia accaduta alla centrale Enel di Suviana, ha espresso il desiderio di incontrare i volontari di Castel di Casio e della montagna.
Dopo essersi congratulato di cuore a nome di tutta la CRI, ha consegnato ai volontari un pensiero simbolico: una pergamena, il Diploma di Benemerenza a ricordo di quello che hanno fatto, che resti da esempio anche per chi verrà nei prossimi anni a popolare la sede di Castel di Casio, che ha 30 anni, all’interno della Croce Rossa Italia a che ha 160 anni.
A ricevere il riconoscimento erano presenti i volontari delle delegazioni CRI della montagna bolognese con il presidente della CRI di Bologna Marco Gamberini e l’ex presidente Marco Migliorini.
“Quando ho letto la lettera mi è nato il desiderio di venire – le parole del Presidente Valastro ai volontari – nonostante la meta sia lontana. La CRI è formata da tante piccole realtà, da tutti. Ci tenevo ad essere presente per rappresentare l’orgoglio della Croce Rossa per quello che abbiamo fatto per la centrale. Mi dispiace che questa sede sia venuta alla luce per la tragedia, ma conosco l’attività che fate abitualmente. Tanta stima e apprezzamento per donare il proprio tempo per rendere la comunità sicura, dovuta all’amore per questi luoghi. Sappiate che quello che avete fatto sarà d’esempio per tutti i volontari della CRI, dall’aver allestito la camera ardente e aver dato conforto psicologico ai parenti e agli operatori, con sangue freddo.
Tornando a casa pensate che siete entrati in CRI per servire il territorio, e che da oggi sia d’esempio per tutta Italia. Sono parole queste che mi vengono dal cuore e dalla ragione”.
La frase della lettera scritta dalla volontaria Elisa Berti che più ha colpito il presidente Valastro è stata: “Ci siete voi, adesso ci sentiamo al sicuro”. La fiducia, la cura, la dignità è un ombrello che copre. “La più bella soddisfazione è essere ORGOGLIOSI di quello che facciamo ogni giorno”.